Agenzia delle Entrate, false mail su pagamenti all'estero: ecco come riconoscerle
È in corso una nuova campagna malevola che usa il nome dell'ente di riscossione (e del suo direttore) per carpire informazioni personali e codici d'accesso. I consigli per evitare di cadere nella truffa
- Dopo la truffa del dicembre scorso sui falsi accertamenti fiscali, in questi giorni è in corso un'altra campagna malevola via mail che usa l'Agenzia delle Entrate e il nome del suo direttore per tentativi di phishing
- Il phishing tramite web consiste nella richiesta di informazioni personali, dati finanziari o codici d'accesso da parte del truffatore, che nel falso messaggio si spaccia come ente affidabile
- Ma quali sono le caratteristiche della falsa mail dell'Agenzia delle Entrate? Anzitutto, come capita spesso nei casi di phishing, sono presenti errori ortografici: questo è il primo campanello d'allarme
- Nel campo "Mittente" è presente il nome del direttore dell'Agenzia delle Entrate, cui viene attribuito un indirizzo mail appartenente al dominio Gmail (o anche a un altro dominio di posta non istituzionale)
- L'oggetto della mail presenta termini come "Fattura", "Urgente", "Richiesta di pagamento", mentre nel corpo del messaggio viene avanzata un'insolita richiesta inerente un pagamento urgente da effettuare all'estero
- Si raccomanda di non cliccare su eventuali link presenti nella mail, di non ricontattare il mittente e nemmeno di fornire dati personali in caso di eventuali telefonate legate a queste false comunicazioni
- L'Agenzia delle Entrate - che ovviamente disconosce questo tipo di messaggi, rispetto ai quali si dichiara totalmente estranea - ricorda che, in caso di dubbi sull'autenticità di queste mail, si può far riferimento anche ai contatti reperibili sul sito istituzionale (www.agenziaentrate.gov.it) o all'Ufficio territorialmente competente
- Un altro modo per verificare la veridicità di un messaggio ricevuto dall'Agenzia delle Entrate è quello di consultare la pagina "Focus sul phishing" (www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/focus-sul-phishing) dove sono presenti consigli per non cadere nelle truffe e gli avvisi relativi alle campagne malevoli in corso
- Un altro modo per verificare l'esistenza di un messaggio di phishing riguarda la presenza stessa di dati personali: l'Agenzia delle Entrate, infatti, non invia mai per posta elettronica comunicazioni contenenti dati dei propri contribuenti
- La stessa Agenzia fornisce sul suo sito un vademecum per riconoscere le truffe informatiche, come diffidare dai link accorciati che non consentono di sapere a priori qual è l'indirizzo di destinazione o verificare la presenza di una sola estensione per gli allegati
- Come ricorda la stessa Agenzia, la linea di difesa più efficace contro i tentativi di phishing è avere buon senso e prestare un pizzico di attenzione in più quando si ricevono queste mail