In arrivo un altro bonus in busta paga, ecco chi lo riceverà
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Dopo la conferma, è prevista anche per gennaio l’aggiunta in busta paga dell’ex bonus Renzi, dal valore di 100 euro: a beneficiarne saranno tutti i lavoratori dipendenti con un reddito da 15mila a 28mila euro, mentre sono esclusi i contribuenti incapienti, i pensionati e le partite Iva. Previsto anche il rimborso per coloro che non l’hanno percepito nei mesi passati
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- A gennaio è in arrivo uno stipendio più alto, grazie a un bonus. Ma non per tutti
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- Anche per l’anno corrente, infatti, l’agevolazione nota anche con il nome di “ex bonus Renzi” è stata confermata. Questa concederà ai lavoratori, nel rispetto di determinate soglie reddituali, un’integrazione allo stipendio, che ha entità variabile e che permette di ottenere, al massimo, 100 euro in più sullo stipendio
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- I primi interessati sono i lavoratori dipendenti con un reddito da 15mila a 28mila euro, ai quali l’erogazione del trattamento integrativo spetta solo se le detrazioni superano l’imposta dovuta. Per saperlo occorre calcolare la somma delle detrazioni spettanti per le spese sostenute nell’anno di imposta precedente
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- Sono esclusi dal bonus i contribuenti incapienti, cioè chi ha un reddito imponibile lordo che si colloca nella no tax area, e coloro che non beneficiano delle detrazioni perché l’imposta lorda a loro applicabile non è sufficientemente alta
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- Va ricordato, inoltre, come non abbiano diritto alla detrazione nemmeno i pensionati, i titolari di redditi professionali e tutti coloro che possiedono una partita Iva, sia come lavoratori autonomi che come titolari di impresa
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- La vera novità, dalla quale dipende l’atteso rimborso in busta paga, è che è possibile, anche per coloro che non l’hanno ricevuto pur avendone diritto, ricevere le somme non erogate: bisognerà inviare all’erario la dichiarazione dei redditi e mettere nero su bianco se sono state fatte spese rientranti negli articoli 12 e 13 del Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir)
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- Le spese da prendere in considerazione per il calcolo delle detrazioni sono per esempio i carichi di famiglia, i lavori edilizi e il mutuo per la prima casa
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- Il problema, però, è che non è possibile subito compilare il modulo: sarà quindi necessario, per i lavoratori, attendere fino a maggio 2024, per poter procedere con la compilazione del 730/2024. L’Agenzia delle Entrate, successivamente, si occuperà del conguaglio, e conferirà le somme non percepite nel 2023 ai lavoratori che, al contrario, avrebbero dovuto percepirle
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- Fino al 2020, l’ex bonus Renzi veniva percepito da circa 16 milioni di lavoratori dipendenti, che si trovavano nella fascia di reddito tra gli 8.174 e i 40 mila euro