Nella classifica delle banche europee più solide secondo i requisiti di capitale individuali, gli istituti di credito italiani occupano ottime posizioni, in termini di rischiosità. La banca emiliana Credem è al primo posto (pari merito con la francese Sfil), ha solo l'1% di Cet1 come requisito di secondo pilastro. Sul podio delle banche italiane, ci sono anche Banca Mediolanum e Intesa Sanpaolo (che occupano rispettivamente il sesto e il nono posto nella classifica complessiva)
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- Credem è la banca meno rischiosa nell'Eurozona sulla base della richiesta di capitale aggiuntivo da parte della Bce. Nella classifica delle banche europee più solide secondo i requisiti di capitale individuali, gli istituti di credito italiani occupano ottime posizioni, in termini di rischiosità
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- Il cosiddetto requisito patrimoniale di secondo pilastro (pillar 2 Requirement, P2R), cioè il requisito patrimoniale specifico per singola banca che si applica in aggiunta al requisito minimo "di primo pilastro", è stato fissato per l'istituto emiliano all'1%, insieme all'istituto francese Sfil, il livello più basso in Europa
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- Il requisito di pillar 2 determinato nel processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep) "ha così confermato la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano", afferma la banca in una nota
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- Il requisito patrimoniale complessivo che la banca dovrà mantenere nel 2024 ammonta al 7,6%, in termini di Cet1, a fronte del 14,8% di cui dispone Credemholding
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- Sul podio delle banche italiane, dopo Credem ci sono Banca Mediolanum e Intesa Sanpaolo (che occupano rispettivamente il sesto e il nono posto nella classifica complessiva) con un P2R all’1,50%
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- La quarta banca italiana per solidità (25esima sul totale delle europee) è Mediobanca con un valore all’1,82%. Bnp Paribas è 22esima con l’1,77%. Con il 2%, si trovano Finecobank (sesta tra le italiane) e Unicredit (settima tra le italiane)
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- Monte dei Paschi di Siena e Popolare di Sondrio si piazzano in coda nell’elenco italiano, con un P2R rispettivamente a 2,75% e 2,79%
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- “Ma è anche la base imprescindibile su cui continuare a costruire il nostro percorso di sviluppo basato sulla crescita sana e sostenibile, sull’impegno e la competenza delle nostre persone, sulla continua creazione di valore nel tempo e lo sviluppo di benessere diffuso tra tutti coloro che interagiscono con il gruppo”, ha concluso Campani