Dove investire, i consigli degli esperti per capitalizzare i propri risparmi nel 2024
Intelligenza artificiale, transizione verde e tecnologia ma anche pochi rischi, almeno ad inizio anno: questi sono solo alcuni dei consigli finanziari in vista del 2024. Non mancano i fattori che potrebbero scombussolare il quadro, come i conflitti attualmente in corso, le tensioni Usa- Cina e l’elezione del prossimo inquilino della Casa Bianca
- “Sorgeranno molte difficoltà e andranno gestite tenendo duro, ma ci saranno anche opportunità e bisognerà saperle riconoscere”. In questo modo Charlie Munger, leggendario investitore e vicepresidente di Berkshire Hathaway, ha tratteggiato lo scenario che gli operatori globali si troveranno davanti nel 2024. Un pensiero condiviso anche da gestori e case d’affari, che cercano di capire come sarà il 2024 dal punto di vista economico
- Secondo gli esperti, l’attenzione nel 2024 dovrà essere rivolta al mondo del reddito fisso, soprattutto ai corporate bond e ai titoli di Stato. In particolare, i gestori consigliano di guardare alle emissioni investment grade e alle medie-lunghe scadenze, 3-5 anni e 5-10 anni. Le azioni, invece, si piazzano al terzo posto, con un focus particolare sui titoli a più larga capitalizzazione
- Ma quali sono i Paesi dove poter investire? In primis gli Usa, seguiti dall’Europa, con Germania e Italia che potrebbero avere un ruolo da protagoniste come nel 2023
- Secondo gli investitori a trainare maggiormente le borse del Vecchio Continente saranno ancora una volta le banche che, dopo un 2023 molto positivo, e nonostante una potenziale correzione dei tassi d’interesse, resteranno tra le scelte più quotate. A seguire ci sono i titoli industriali, “che hanno fatto male quest’anno e potrebbero registrare performance robuste se il mercato cominciasse a prezzare la ripartenza di un nuovo ciclo. E poi c’è la variabile small cap”, ha detto al Corriere della Sera Andrea Scauri, gestore azionario Italia di Lemanik
- Presenti però diversi fattori di instabilità che potrebbero sconvolgere il quadro, come i tassi delle banche centrali, le tensioni Usa-Cina e i conflitti attualmente in corso in Ucraina come in Palestina, oltre all'elezione del prossimo inquilino della Casa Bianca. A ciò va ovviamente aggiunta l’inflazione, che sembra attualmente sotto controllo, anche se non va esclusa ancora una possibile “recrudescenza” dei tassi
- “Nei primi mesi arriverà il momento in cui i mercati si renderanno conto della situazione non idilliaca dell’economia, con crescita della volatilità. Per questo, consigliamo di privilegiare il debito, specie verso l’Europa, con titoli di Stato e corporate bond investment grade. Verso la fine dell’anno, quando lo scenario relativo alle presidenziali Usa sarà più chiaro, il mercato azionario potrebbe ripartire”, ha detto David Karni, responsabile portafogli di investimento di Bcc Risparmio&Previdenza, al Corriere
- Abbastanza noti i settori su cui puntare i propri investimenti: oltre all’intelligenza artificiale, un asset che rende già in questo momento, vanno tenuti sotto controllo anche trend come la transizione verde, il cloud e i semiconduttori produttori di chip ed equipaggiamento nell’ambito della tecnologia, oltre all’innovazione nell’healthcare, nella chimica e nell’industria aerospaziale e della difesa
- “In 10 anni, in un contesto di spread ristretti e tassi a zero, l’obbligazione più che un asset class di investimento è stato quasi un peso. Oggi, invece, il bond è un mattoncino fondamentale. Eviterei i corporate bond di altissima qualità che, ai rendimenti attuali, sono uno strumento inefficiente per il piccolo risparmiatore; mentre per i titoli corporate scenderei alla tripla B. Un 10% lo dedicherei agli inflation linked”, spiega Francesco Castelli, responsabile obbligazionario di Banor, al Corriere
- Questione diversa per quanto riguarda i titoli a reddito fisso, come i nostri Btp bisogna ricordare che ha reso oltre il 12% in tutto il 2023 e per chi è entrato sull’obbligazionario con il giusto timing i guadagni sono stati più corposi. Per capire cosa sarà domani va ricordato che nell’ultimo anno il tasso del BTp decennale si è mosso da un minimo del 3,6% a un massimo poco sopra il 5%. A tal proposito Blackrock, come scrive Il Sole 24 Ore, sul tema si mostra neutrale, evidenziandone le spinte contrapposte
- Diverse sono però le possibilità che possono essere colte, come gli high yield, asset più rischiosi ma che rendono di più, dove oggi gran parte del mercato offre tassi a doppia cifra (una questione sulla quale anche BlackRock sottolinea come "il gioco valga la candela") o i Paesi emergenti, in particolare su settori come tlc, utility e banche