Titoli di Stato, giù i rendimenti. Cosa succede al loro valore? I consigli per investire
La situazione attuale non è tra le migliori: guardando ad esempio ai Btp a 10 anni, il rendimento è calato in poco tempo fino a scendere al 3,71% (da quasi il 5%). Ci sono però strumenti che restano più vantaggiosi
- La speranza è che le grandi banche centrali, a partire da Fed e Bce, nei prossimi mesi inizino a far scendere i tassi di interesse. Le prospettive sembrano concrete, dopo che, per la seconda volta consecutiva, hanno lasciato i tassi invariati. C’è chi pensa che la discesa inizierà già a partire dalla primavera 2024, anche perché l’inflazione si sta ritirando. Gli effetti si vedono già sui tassi dei titoli di Stato, compresi quelli italiani
- Guardando ad esempio ai Btp a 10 anni, il rendimento è calato in poco tempo fino a scendere sotto il 4% (perdendo circa un punto percentuale)
- Il 15 dicembre, il decennale italiano è scivolato a 3,71% (-7 punti base). Il bund tedesco viaggia al 2,05% (-5,5 punti). Il bond francese è al 2,6% a -7 punti base, così come la Spagna con il bonos (al 3% di rendimento)
- Il rendimento annuo del Btp decennale italiano ha così raggiunto il valore più basso del 2023: non era mai sceso sotto al 3,76%, toccato lo scorso 19 gennaio
- Chiaramente non tutti i titoli di Stato sono uguali. Come ricorda Il Messaggero, quelli che traggono più beneficio dalla discesa dei rendimenti sono i Btp tradizionali, perché non sono legati all’andamento dell’inflazione e ad altri variabili come lo scorrere del tempo. Continuare a puntare su questi potrebbe portare buoni frutti
- Rischiosi, almeno per adesso, i Btp Futura: sono legati all'andamento del Pil italiano