Mutui, 200mila famiglie italiane hanno saltato le rate. Quando potrebbero scendere i tassi
Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, a causa dell’aumento dei tassi variabili in molti non sono riusciti a rimborsare una o più quote nell’ultimo anno. Gli analisti prevedevano per i tassi un’inversione di tendenza nella seconda metà del 2024, ma potrebbe accadere anche prima
- A causa dell’inflazione, la Banca centrale europea per molti mesi ha deciso una serie di rialzi dei tassi d’interesse per rallentare la spesa, ridurre la quantità di denaro in circolazione e incentivare il risparmio. Questa politica monetaria ha però portato a un aumento della quota da pagare per le rate di coloro che hanno contratto un mutuo a tasso variabile
- Il sito di comparazione prezzi Facile.it ha commissionato un’indagine a mUp Research e Norstat che ha messo in luce come, proprio a causa dell’aumento dei tassi, quasi 200mila famiglie italiane con un mutuo a tasso variabile non siano riuscite a rimborsare una o più rate nell’ultimo anno
- Considerando un finanziamento medio, da gennaio 2022 a oggi, le rate sono cresciute fino al 65%, con un aggravio complessivo di oltre 3.100 euro. Per la seconda metà del 2024 gli analisti prevedevano un’inversione di tendenza, che potrebbe però arrivare anche prima e far tirare un sospiro di sollievo ai cittadini
- Infatti alla luce dei dati positivi sull’inflazione, secondo i Futures sull’Euribor (aggiornati al 4 dicembre), l’indice potrebbe scendere già da marzo 2024, passando dall’attuale 3,95% al 3,68%, per chiudere l’anno al 2,68% a dicembre 2024. Se ciò avvenisse, la rata del mutuo medio presa in esame passerebbe dai 750 euro attuali ai 731 euro di marzo 2024, per poi arrivare a dicembre 2024 a 660 euro
- Gli occhi sono puntati alle prossime mosse della Bce, la prima delle quali è prevista per il 14 dicembre. Sempre secondo l’indagine, infatti, tra chi ha un mutuo a tasso variabile, quasi 1 su 2 ha dichiarato che potrebbe avere seri problemi con i pagamenti se le rate rimarranno a lungo su questi livelli. Addirittura, più di 90mila famiglie di sicuro non riuscirebbero a rimborsare le rate
- Alla domanda su come si sia cercato di far fronte all’aumento delle rate, il 21% dei rispondenti con un mutuo a tasso variabile ha dichiarato di aver rinegoziato le condizioni con la propria banca, mentre poco meno del 7% ha optato per una surroga
- Alcuni, per alleggerire il peso delle rate, hanno deciso di estinguere parzialmente il mutuo (6,4%) e altri, invece, hanno allungato la durata del finanziamento (4%)
- Sull’aumento dei tassi, non tutti sarebbero riusciti a trovare una soluzione: il 27,9% dei mutuatari con un finanziamento variabile ha dichiarato di aver provato a rinegoziare le condizioni con la propria banca ma di non esserci riuscito, mentre quasi 1 su 4 (24,3%) ha provato a surrogare il mutuo senza successo
- "Poiché le banche non sono obbligate ad accettare la richiesta, il consiglio per chi vuole rinegoziare o surrogare il mutuo è di muoversi per tempo e non aspettare di trovarsi in una situazione di difficoltà economica", spiegano gli esperti di Facile.it
- "Se si opta per una surroga - aggiunge il sito di comparazione prezzi - inoltre, è bene ricordarsi che le politiche di valutazione variano da banca a banca, pertanto il consiglio è di non fermarsi dopo un eventuale rifiuto, ma provare con altri istituti di credito; l’aiuto di un consulente potrebbe essere fondamentale anche per identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze"