Ddl Made in Italy, arriva il via libera definitivo: dal liceo alle fiere, cosa prevede
Con l'ok del Senato il testo ora è legge. Istituita la giornata nazionale del Made in Italy. Creato un apposito fondo che prevede uno stanziamento di 700 milioni per il 2023 e 300 per il 2024. Previsti incentivi all'imprenditoria femminile e misure di contrasto alla falsificazione. Tutti i dettagli
- Via libera definitivo al ddl Made in Italy, voluto dal ministro delle Imprese Adolfo Urso per sostenere le produzioni nazionali e imprimere "una svolta alla politica industriale" del Paese. Ecco le principali novità del provvedimento, che con l'ok del Senato diventa legge
- Viene istituito un Fondo nazionale del Made in Italy partecipato dal Mef, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell'approvvigionamento delle materie prime. Lo stanziamento è di 700 milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024
- Nasce il liceo con l'obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy. In attesa della definizione in dettaglio della disciplina attuativa, si prevede comunque una prima classe già per l'anno scolastico 2024/2025, con le iscrizioni a partire da gennaio
- Per superare le difficoltà incontrate dalle neo-imprenditrici nell'accesso agli ordinari canali del credito nella misura 'nuove imprese a tasso zero' è prevista la costituzione di un'apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, mediante rifinanziamento con un'apposita dotazione di 15 milioni di euro
- Viene istituito un fondo da 25 milioni di euro per la promozione della vivaistica forestale e per la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e dell'industria della prima lavorazione del legno. L'obiettivo è promuovere una produzione a impatto zero
- Sono previsti specifici finanziamenti alle imprese che vogliono partecipare alle fiere, ma non hanno sufficiente disponibilità economica e agli operatori fieristici per accrescere la presenza italiana all'estero. Finanziamenti e incentivi anche ai mercati rionali quali luoghi di aggregazione, attrazione turistica e culturale
- Arriva il simbolo per tutelare e promuovere la proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto della falsificazione
- Nel caso in cui le imprese titolari o licenziatarie di un marchio registrato da almeno 50 anni intendano chiudere il sito proprio produttivo, il ministero delle Imprese può subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio di valenza nazionale. Con 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni per il 2024 viene istituito il "Fondo speciale per la transizione verde e digitale nella moda". Sostegno viene inoltre garantito al settore delle pelli e alla filiera degli oli di oliva vergine