Il rientro dell'inflazione aiuta ma i tassi di interesse resteranno ai massimi ancora per alcuni mesi. Questo lo scenario della congiuntura tracciato dal centro studi di Confindustria che evidenzia servizi deboli
"L'inflazione è rientrata, ma l'economia è debole” secondo l'analisi del Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash di dicembre. “Siamo in una fase di stagnazione" avvertono gli economisti di Viale dell’Astronomia. "Nel quarto trimestre il Pil italiano è stimato quasi fermo e sia i servizi che l'industria restano deboli” aggiungono gli esperti.
Pil fermo al quarto trimestre
Mentre per l'industria il quarto trimestre si preannuncia tra luci e ombre dopo un terzo trimestre appena positivo (+0,2%), ad ottobre si è registrato un fatturato in risalita ma per decumulo scorte (-2,0% da inizio anno) avvertono gli economisti. Metà dei settori è in calo come il tessile (-11,3% tendenziale), metà cresce come la farmaceutica (+10,4%)". L'indice pmi ( purchasing managers index) è sceso ma la fiducia delle imprese mostra un recupero. Diversi i fattori che frenano l’economia.
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Il credito caro frena gli investimenti
A ottobre il costo del credito per le imprese italiane è salito (5,46% in media) ma si è attenuata la caduta dei prestiti (-5,5% annuo). Le condizioni difficili del credito ne riducono l'uso per finanziare investimenti: quelli delle imprese in impianti e macchinari registrano un calo (-0,9% nel terzo trimestre)mentre quelli in costruzioni recuperano (+0,6% in fabbricati e +0,4% in abitazioni).
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Il lavoro non spinge i consumi
Nel 2023 il monte retributivo nominale nel settore privato è stimato crescere del 5,8% grazie all'espansione di occupazione e salari. Il settore pubblico, in mancanza di rinnovi contrattuali, frena la crescita del monte retributivo. Lo rileva il centro studi di Confindustria che avverte: "con un'inflazione annua di 5,7% acquisita a novembre, non si vede una spinta del mercato del lavoro ai consumi delle famiglie: robusti nel terzo trimestre (+0,7%), sembrano aver frenato nel quarto".
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Faticosa la ripresa dell'export
“La domanda di beni manifatturieri italiani dall'estero diminuisce, sebbene a ritmo minore" afferma Confindustria. Nell'Eurozona consumi in fragile ripresa, mentre l'economia americana è in buona salute e i Paesi emergenti quasi tutti in crescita. In Cina la manifattura torna a crescere. Anche in Russia crescita vivace, ordini in aumento, ma domanda estera debole. In India l'industria cresce da mesi a ritmi alti. Solo in Brasile l'industria continua a contrarsi e calano gli ordini.