In rialzo le stime sulla crescita sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del terzo trimestre del 2022. “Continua a preoccupare la dinamica dei consumi delle famiglie italiane", ha commentato Confesercenti, mentre la Coldiretti ha espresso preoccupazione per il calo, in controtendenza, del valore aggiunto nel settore agricolo a causa “dell'impatto dei cambiamenti climatici e dell'aumento dei costi di produzione”
- L'Istat rivede al rialzo le stime trimestrali sulla crescita e registra per il Pil italiano un aumento dello 0,1% nel terzo trimestre in termini sia rispetto al periodo precedente, sia nei confronti del terzo trimestre del 2022
- Nella stima preliminare diffusa a fine ottobre, il tasso di crescita era risultato nullo in termini sia congiunturali, sia tendenziali
- "Alla lieve crescita del Pil contribuiscono positivamente sia i consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private per 0,4 punti percentuali, sia la domanda estera netta per un punto percentuale, mentre la variazione delle scorte fornisce un contributo negativo", commenta l'Istat
- È "nullo" il contributo sia degli investimenti fissi lordi sia della spesa delle Amministrazioni pubbliche. Cresce dello 0,3% il valore aggiunto dell'industria e dello 0,1% quello dei servizi, mentre risultano ancora in flessione agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,2%)
- Sono positivi gli andamenti di posizioni lavorative, unità di lavoro e ore lavorate, cresciuti rispettivamente dello 0,1%, 0,2% e 0,4%, così come i redditi pro-capite, cresciuti dell'1,1%
- Inoltre, la crescita acquisita per l'Italia nel 2023, quella che si realizzerebbe in caso di variazioni nulle nell'ultima parte dell'anno, è dello 0,7% alla fine del terzo trimestre. L'Istat ha così confermato le stime preliminari di ottobre nonostante la revisione al rialzo del dato sul Pil trimestrale
- "La revisione al rialzo da parte di Istat delle stime di crescita del Pil per il III trimestre, sebbene minima, è senz'altro una buona notizia. Ma continua a preoccupare la dinamica dei consumi delle famiglie italiane", ha commentato Confesercenti
- Quest'estate, pur registrando un aumento rispetto al periodo primaverile, i consumi sono diminuiti dello 0,2% rispetto alla stessa stagione 2022, per una flessione di circa 535 milioni di euro in meno anno su anno
- In controtendenza rispetto all'andamento generale, cala il valore aggiunto solo in agricoltura per effetto e dell'impatto dei cambiamenti climatici e dell'aumento dei costi di produzione, ha invece affermato la Coldiretti
- L'associazione di categoria sottolinea una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca sia congiunturale (-1,2%) che tendenziale (-3,1%)