Pnrr, Meloni: "Dalla revisione del Piano 12 miliardi per le imprese". VIDEO

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"Molti parlavano dei rischi di perdere le risorse del Pnrr per il folle intento di rinegoziarlo, ma i risultati parlano di una realtà diversa: se la politica presenta seriamente le sue priorità trova qualcuno che ascolta", ha sottolineato la premier a Milano per la firma dell'Accordo di coesione fra governo e Regione Lombardia. E sulla Via della Seta dice: "Non ha dato i risultati attesi". Nel pomeriggio firmata un'intesa anche con la Regione Piemonte

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"Molti parlavano dei rischi di perdere le risorse per il folle intento di rinegoziare il Pnrr, ma i risultati parlano di una realtà diversa. Se la politica presenta seriamente le sue priorità trova qualcuno che ascolta". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Fiera di Milano Rho, dove ha firmato l'Accordo di coesione fra governo e Regione Lombardia, che mette sul piatto risorse per un totale di un miliardo e 200 milioni di euro. La premier si è poi rivolta al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, presente in pleatea: "Quando abbiamo approvato la Manovra, qualcuno ha detto che non c'era la necessaria attenzione alle imprese: non c'era perché stavamo facendo il lavoro di revisione del Pnrr che avrebbe generato 12 miliardi per le aziende". Nel pomeriggio la presidente è arrivata ad Asti per siglare con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, una intesa da un miliardo e 265 milioni, di cui 865 milioni sui Fondi di Coesione e Sviluppo, che si uniscono al recupero dei 400 milioni del Fondo complementare, in corso di approvazione.

Su Via della Seta ed elezioni europee

"Penso che si debbano mantenere e migliorare rapporti di cooperazione commerciale ed economica con la Cina ma che lo strumento della Via della Seta non abbia dato i risultati che erano attesi", ha aggiunto la premier Meloni, che ha anche parlato del "perimetro" entro cui il Centrodestra italiano dovrebbe stare in Europa: "La dinamica delle elezioni europee è molto più complessa: si può far parte di famiglie politiche europee differenti e governare molto bene in Italia e provare a governare insieme con un'Europa diversa dopo le prossime elezioni europee".

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Le parole di Fontana

Accompagnata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, la premier Meloni è stata accolta dal governatore lombardo Attilio Fontana all'ingresso dei padiglioni, dove è in corso Artigiano in Fiera. Presente alla cerimonia anche la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. "È un accordo molto importante - ha detto Fontana -. Ringrazio la presidente del Consiglio, il ministro Fitto e le rispettive squadre. Abbiamo collaborato in modo assolutamente corretto per realizzare questo accordo che comporta risorse per un miliardo e 200 milioni".

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In cosa consiste l'Accordo

Come ha spiegato il governatore lombardo, di queste risorse, "710 milioni sono per i nuovi interventi, 315 si riferiscono a cofinanziamenti di iniziative già previste nel nostro piano regionale e infine 185 milioni sono per l'acquisto di nuovi treni. Siamo riusciti tempestivamente a raggiungere un accordo che ci permette di sfruttare nel modo migliore tutte le fonti di finanziamento, quelle europee, quelle statali e quelle regionali". E poi ha continuato: "Credo anche di poter dire che in questi 7 anni, come sempre, Regione Lombardia riuscirà a spendere nel rispetto del cronoprogramma le risorse che ci vengono assegnate. Sostanzialmente vanno nella direzione di tre grandi macro-aree: università, infrastrutture e rigenerazione urbana. Sono i tre ambiti che ci consentiranno di rendere ancora più accattivante la Lombardia e più competitiva a livello europeo".

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L'intesa con il Piemonte

Per quanto riguarda l'accordo con il Piemonte, nel pacchetto sono inclusi 175 milioni che serviranno per assumere 2mila fra medici, infermieri e operatori sanitari, la cui carenza è un punto particolarmente critico per la sanità piemontese. Ma ci saranno anche ulteriori risorse per la sanità, e per settori come il turismo, lo sport, le infrastrutture e i trasporti. "Sono tutti bravi a fare politica, a fare leggi di bilancio - ha detto Meloni - a far quadrare i conti quando le risorse ci sono. Molto più difficile quando risorse mancano. Quando mancano non puoi consentire che si disperdano o si sovrappongano, ma bisogna fare in modo che siano concentrate sulle priorità". Dal canto suo il governatore del Piemonte ha spiegato che "non usiamo i soldi che ci date per fare tanti bei convegni e scrivere tanti bei libri, che sono pure importanti: useremo queste risorse per far accadere le cose. Cambieremo 71 treni e 1.500 pullman, togliendo quelli diesel e sostituendoli con altri che non inquinano. Ma abbiamo destinato la parte principale delle risorse alla sanità, perché non possiamo permetterci che una persona non trovi spazio nel pubblico e debba pagare per curarsi". "Ci chiamano sabaudi - ha poi sottolineato Cirio - perché abbiamo un senso istituzionale forte. Siamo qui per firmare un contratto che porta 800 milioni in Piemonte, che ne libera altri 400 del Piano complementare. Ma soprattutto il governo ci ha messi intorno a un tavolo per definire i progetti da finanziare, che sono il frutto di un lavoro che noi abbiamo fatto con i territori. Siamo una Regione che ha sulle spalle un debito importante, ma siamo anche l'unica Regione d'Italia che Moody's ha premiato con uno scatto a un livello superiore di affidabilità", ha aggiunto, riferendosi al rating di recente elevato da Ba2 a Ba1.

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