La graduatoria è stata stilata dal Sole 24 Ore che ha elaborato il “pay watch” a partire dai documenti pubblicati dalle stesse società. Dal calcolo sono esclusi i benefici non monetari, i fringe benefit e tutte le cifre sono al lordo di tasse e contributi
- Chi sono stati i manager più pagati delle società quotate in borsa nel 2022? A stilare la classifica, riportata dal Corriere della Sera, è stato il Sole 24 Ore che ha elaborato il “pay watch” a partire dai documenti pubblicati dalle stesse società. Dal calcolo sono esclusi i benefici non monetari, i fringe benefit e tutte le cifre sono al lordo di tasse e contributi
- L'amministratore delegato di Ferragamo chiude la top 10 del Sole 24 ore dei manager più pagati tra le società quotate in Borsa, Gobbetti nel 2022 ha guadagnato 13,9 milioni di euro
- L'amministratore delegato di Cnh Industrial nel 2022 ha superato i 14 milioni di euro di guadagni. Il colosso delle macchine agricole e pesanti lascerà la Borsa di Milano per restare solo sulla piazza di New York
- Il banchiere milanese che ha disegnato l’architettura di Tip, Tamburi Investment Partners, è anche vicepresidente di Ovs e Interpump e nel 2022 ha guadagnato oltre 15 milioni di euro
- Ceo di Stellantis, laureato in ingegneria meccanica all'Ecolé Centrale Paris, nel 2022 ha guadagnato 14,9 milioni
- Il presidente di Unipol entra nella top 10 dei manager delle società quotate in Borsa più pagati con oltre 16,4 milioni di euro
- Appena giù dal podio si trovano i coniugi alla guida del colosso della moda italiana: entrambi nel 2022 hanno guadagnato 18,14 milioni
- Gradino più basso del podio per l'amministratore delegato di Pirelli, con 19,97 milioni dalla Pirelli, a cui si aggiungono oltre a 20.000 euro dal cda di Rcs
- Medaglia d'argento per il presidente e ad di Interpump, che si posiziona secondo con 49,12 milioni. Interpump è il maggior produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione
- Si posiziona al primo posto con 51,18 milioni di euro al lordo delle tasse ricevuti da Stellantis, di fatto un indennizzo per la mancata conferma alla guida del gruppo nella fusione tra Fca e Psa. È stato ad di Fca fino al 31 ottobre 2021