Lavoro, dagli ingegneri a infermieri e idraulici: i ruoli più richiesti in Italia nel 2023
Secondo il Bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, cresce la quota di assunzioni programmate dalle imprese, +330mila contratti rispetto al 2022. Tra i settori trainanti turismo, commercio e costruzioni ma ad aumentare è anche la difficoltà del mercato a reperire figure specializzate
- Nel 2023 il mercato del lavoro in Italia si conferma dinamico, ma cresce il disallineamento tra la domanda e le figure di cui le aziende hanno effettivamente bisogno. Il Bollettino annuale del sistema informativo Execelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e presentato al salone dell’orientamento di Verona, traccia un bilancio in chiaroscuro. Ecco quali sono i ruoli più introvabili
- Secondo il Bollettino, per quest’anno ammontano a 5,5 milioni le assunzioni programmate dalle imprese, un aumento di 330mila contratti rispetto all’anno precedente (+6,4%) e di 894mila sul 2019 (+19,4%)
- Nel settore privato l’occupazione trova terreno fertile soprattutto nel turismo con 1,1 milioni di assunzioni previste. A seguire il mercato si mostra ricettivo nei settori del commercio, delle costruzioni e delle industrie manifatturiere con incrementi che oscillano da 59mila a 291mila contratti in attivo
- La vitalità del mercato del lavoro si scontra tuttavia con la difficoltà crescente di reperire figure giovani con competenze adeguate alle rivoluzioni in corso, digitale e ambientale in testa. A pesare è anche l'invecchiamento della popolazione che impoverisce il numero di candidati ai colloqui di lavoro
- Il Bollettino di Unioncamere-Anpal calcola che delle 5,5 milioni assunzioni programmate 3,5 milioni si rivolgono a figure con una formazione tecnico-professionale. Tra i ruoli per i quali c’è più richiesta ma meno manodopera specializzata spiccano gli ingegneri dell’informazione: dei 5mila ingressi programmati sono difficili da coprire l’80,3% dei posti
- Secondo lo studio le aziende faticano inoltre ad assumere infermieri e ostetriche, tecnici delle costruzioni civili e operai specializzati. Tra le figure under 30 le imprese sono in affanno nella ricerca di idraulici, farmacisti, elettricisti nelle costruzioni civili e tecnici programmatori
- Le lauree a indirizzo economico si confermano le più richieste dalle aziende con 233mila assunzioni programmate. A seguire i titoli legati all’insegnamento e all’ambito sanitario, rispettivamente 117mila e 62mila contratti
- Tra i fattori di mismatch, o disallineamento, tra domanda e offerta di lavoro si afferma lo scarso dialogo tra le competenze acquisite durante il percorso formativo e quelle richieste dalle imprese
- Secondo il Bollettino risultano introvabili il 74,3% dei diplomati in istituti tecnici specializzati in area meccanica, il 68,8% nell’ambito Information and Communication Technologies (Ict) e il 65,5% dei diplomati presso Istituti tecnologici superiori (Its Academy)
- Sul fronte delle competenze le aziende chiedono sempre di più capacità legate all’ambiente, per chi ha seguito un percorso turistico alberghiero, e al digitale per chi è in possesso di titoli a indirizzo economico, Ict e Its Academy