Lavoratori rimpatriati, arriva la stretta del governo: come cambieranno le regole nel 2024
Saranno soltanto docenti e ricercatori quelli che potranno continuare a beneficiare del sostegno per gli expat che decidono di tornare in Italia, mentre lavoratori dipendenti e sportivi professionisti verranno esclusi. Ancora da definire il periodo di transizione, visto che in molti hanno già predisposto il rientro dall’estero
- Il governo prepara la stretta sui lavoratori rimpatriati. Chi torna in Italia dall'estero, dal 2024 in poi, potrebbe non beneficiare di alcuno sgravio fiscale e se anche ne avrà diritto sarà limitato rispetto a quanto previsto finora
- Il centrodestra tira dritto con la riforma, che verrà messa a terra sotto forma di decreto delegato ora in Parlamento con due obiettivi: limitare l'ambito di utilizzo degli sgravi ad alcune categorie di lavoratori, rivedere la percentuale di abbattimento delle tasse e la durata del bonus
- Alla fine, sembra chiaro che l'agevolazione verrà praticamente tagliata sotto ogni aspetto: durata, percentuale e anche possibilità di accesso
- Quindi, chi saranno i beneficiari? A beneficiare di questo maxi-sconto nel 2024 saranno soltanto gli italiani che hanno una elevata qualificazione o specializzazione, esclusi gli sportivi professionisti
- In questo modo il governo spera di evitare che qualcuno approfitti di una norma che vuole soprattutto riportare in Italia l’eccellenza e non essere un bonus a pioggia. Restano però alcuni problemi insoluti
- Uno di questi è certamente il periodo di transizione, un problema da affrontare appena la discussione entrerà nel vivo alla Camera. In molti, infatti, avrebbero già predisposto il rientro dall'estero ma perderebbero così ogni agevolazione visto che, nella prima bozza del testo, si parla di "salvare" solo chi sarà fiscalmente residente in Italia il 31 dicembre. Per risultarvi tale, però, bisogna aver spostato la residenza entro il 2 luglio passato
- L’interesse del governo è chiaramente quello di trovare un accordo, specie per salvaguardare le categorie coinvolte, come docenti e ricercatori
- In alcune circostanze, come nel caso dei lavoratori dipendenti e degli sportivi professionisti, lo sgravio scenderà dal livello attuale al 50% e addirittura anche al 90%, rendendo evidente lo svantaggio per queste due categorie. Sembrano per il momento esclusi i pensionati, su cui ci sono delle norme ad hoc
- Da segnalare, inoltre, come dal 2024 sarà necessario essere stati all’estero per tre anni, contro i due attuali, per avere lo sconto: se si cambia idea prima di un quinquennio scatta l’obbligo di restituire tutto con gli interessi
- Chi è rientrato in Italia negli anni scorsi continuerà a godersi i generosi sconti sulle tasse che ha ottenuto negli anni passati. Le cose cambieranno per tutti gli altri, anche perché il ricco incentivo al rientro si è mostrato molto salato per le casse pubbliche. Nel rapporto sulle spese fiscali relativo al 2022 si legge che la misura è costata 674 milioni di euro e a goderne sono stati 15mila cervelli in fuga, che hanno beneficiato mediamente di 45mila euro di mancate tasse versate