Un decreto legislativo approvato nell'ultimo Consiglio dei Ministri dovrebbe prevedere la riduzione degli sgravi per i professionisti che rientrano dall'estero
All'interno del disegno della Legge di Bilancio per il 2024, approvato nell'ultimo Consiglio dei Ministri, si parla anche del cosiddetto "rientro dei cervelli", ovvero di quei professionisti che dopo aver lavorato all'estero, tornano in Italia. In attesa dell'approvazione delle commissioni parlmentari competenti, che avranno l'ultima parola sulle riforme fiscali, si parla di nuove regole sugli sgravi per chi torna nel nostro Paese, rendendo meno vantaggioso il rientro in Italia.
Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2024
Grazie al decreto crescita introdotto nel 2019, chi rientrava in Italia godeva di diverse agevolazioni: una su tutte il pagamento dell'Irpef solo sul 30% del reddito imponibile per almeno due anni, quota che con la Legge di Bilancio 2024 arriverebbe invece al 50%, eliminando inoltre la tassazione al 10% del reddito imponibile per chi trasferisce la propria residenza al Sud. Altre novità sono quella che impone un limite di reddito di 600mila euro annui per chi può usufruire degli sgravi, o ancora per potervi accedere bisogna aver vissuto all'estero almeno tre anni con l'impegno di restare in Italia per i successivi cinque, pena la restituzione con gli interessi di quanto beneficiato. Queste fattispecie riguardano nello specifico legislatori, imprenditori, quadri, o professionisti in materie scientifiche e tecniche, mentre non subiranno variazioni i ricercatori, i professori universitari e i lavoratori dello sport.