Arriva un giudizio netto dalla Cgil che boccia la Legge di bilancio e si prepara allo sciopero generale. Il governo però incassa l'intesa, non scontata, delle Regioni, che plaudono alle misure per sanità e trasporti
- "La Manovra del governo è sbagliata e inadeguata". Arriva un giudizio netto dalla Cgil che boccia la Legge di bilancio e si prepara allo sciopero generale. Il governo però incassa l'intesa, non scontata, delle Regioni, che plaudono alle misure per sanità e trasporti
- La Manovra intanto non è ancora arrivata in Parlamento: il governo punta a un iter blindato e per accontentare però le richieste di deputati e senatori avrebbe messo sul tavolo un tesoretto da 400 milioni di euro. Fondi che dovrebbero essere utilizzati con un provvedimento successivo o parallelo alla Legge di bilancio, così da garantire l'esame sprint della nelle aule parlamentari. L'obiettivo resta quello di dare il via libera entro il 14 dicembre
- Le scelte del governo però non convincono le opposizioni che preannunciano battaglia e neanche l'assemblea generale della Cgil. È "una manovra sbagliata" che non tutela i salari e le pensioni, che non introduce il salario minimo, che non combatte l'evasione, che non tassa la rendita e i profitti, che taglia la sanità pubblica e la scuola, sintetizza il segretario Maurizio Landini. La risposta è già tracciata
- "Per quanto ci riguarda siamo pronti ad arrivare anche allo sciopero generale", dice Landini, che invia una lettera ai segretari generali di Uil e Cisl, Pierpaolo Bombardieri e Luigi Sbarra, indicando la disponibilità ad un incontro "nei prossimi giorni per definire percorso e modalità della mobilitazione". La Uil, che ha espresso ieri il suo "giudizio negativo", si è già detta pronta ad avviare un percorso unitario di mobilitazione con scioperi regionali
- Resta invece cauta la Cisl, che riunirà i propri organismi nei prossimi giorni quando ci sarà il testo definitivo della Manovra
- Arriva invece in soccorso del governo l'intesa firmata con le Regioni sulla manovra. "L'accordo investe in servizi essenziali come la sanità e il trasporto pubblico locale", annuncia il presidente il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: riguarda l'incremento di 11,2 miliardi dal 2024 al 2026 del Fondo sanitario nazionale e i 500 milioni per il 2023 al trasporto pubblico locale
- Intanto, le prossime settimane saranno anche quelle dei giudizi sul rating da parte delle agenzie internazionali: già venerdì tocca a S&P
- Sullo sfondo anche il negoziato sulla riforma del Patto Ue, sul quale si appunta l'attenzione anche dell'Ufficio parlamentare di bilancio. I garanti della trasparenza e dei conti pubblici in Parlamento mettono in guardia da un quadro di regole che "rischia di condurre a indicazioni di policy eccessivamente restrittive" per l'area dell'euro.