Hanno diritto a un contributo supplementare al loro trattamento pensionistico tutti coloro che non hanno ricevuto più di 7.327,32 euro nell’anno 2023. L’importo aggiuntivo spetta ai titolari di tutte le pensioni erogate dall’INPS con l’esclusione dei trattamenti assistenziali, delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura di pensione
- Un bonus di 154,94 euro potrebbe essere riconosciuto ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020 a coloro che ricevono uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994
- Attenzione però, perché questo bonus non possono riceverlo tutti. È infatti necessario soddisfare un requisito economico: l’importo della pensione lorda annua non deve superare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, pari a 7.327,32 euro nell’anno 2023
- Il bonus tredicesima per le pensioni, ovvero l’importo aggiuntivo, è un’erogazione supplementare alla pensione, pari a 154,94 euro, introdotta dalla legge finanziaria 2001 (art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388) e riconosciuta a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovi in determinate condizioni reddituali
- L’importo aggiuntivo spetta ai titolari di tutte le pensioni erogate dall’INPS con l’esclusione dei trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili), delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura di pensione
- La modalità di funzionamento del bonus varia a seconda del reddito disponibile e dei limiti reddituali propri e dell’eventuale coniuge presente
- Spetta, invece, un importo parziale a coloro che hanno un reddito superiore a 7.327,32 euro ma comunque inferiore a 7.482,26 euro, ossia il trattamento minimo annuo al quale viene applicato il bonus tredicesima
- Attenzione, perché la soglia non basta. Il reddito complessivo (quindi non solo quello da pensione) assoggettabile all’Irpef non deve infatti superare di 1,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo. Per il 2023, quindi, la soglia da non superare è pari a 10.990,98 euro
- Cambiano i requisiti nel caso del pensionato coniugato. In questo caso si avrà diritto al bonus tredicesima se si soddisfano due diverse condizioni: il non superamento del reddito complessivo personale, che non deve andare oltre i 10.990,98 euro, e il non superamento di tre volte del trattamento minimo, fissato per il 2023 a 21.981,96
- La corresponsione dell’importo aggiuntivo viene attribuita d’ufficio a dicembre, nel caso in cui realmente spetti
- Tuttavia, se ne ricorrono i requisiti, il pensionato può fare apposita domanda di ricostituzione della pensione, accedendo al servizio online con le proprie credenziali