Pensioni, quali sono i Paesi stranieri con la tassazione più vantaggiosa
Il Portogallo dal 2024 non applicherà più il regime agevolato al 10% sugli assegni previdenziali di chi si trasferisce nel Paese. Dalla Bulgaria a Cipro, ci sono però altri Stati particolarmente gettonati tra chi ha smesso di lavorare
- Il Portogallo chiude alle agevolazioni fiscali per i pensionati (e i lavoratori) stranieri. Lo ha annunciato il primo ministro António Costa: la legge al momento prevede un'imposta fissa del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali e una ancora più bassa, del 10%, per i pensionati. Non sarà più così dal 2024
- Se trasferirsi in un Paese estero per i lavoratori italiani può essere una mossa motivata dai più svariati motivi, per i pensionati si tratta solitamente di una scelta dovuta alla qualità della vita e della tassazione favorevole dello Stato che si sceglie. Secondo gli ultimi dati Inps, gli italiani in pensione all’estero sono in tutto 317mila (il 2,4% del totale). In numeri si tratta di un importo complessivo di circa 1.435 milioni di euro per l’Istituto
- Tra le mete più gettonate dai pensionati italiani, al di là del Portogallo, ci sono anche Cipro, la Bulgaria, la Romania, la Slovacchia, la Grecia e la Tunisia
- Per poter usufruire delle rispettive tassazioni bisogna controllare bene la normativa italiana: è necessario dimostrare di vivere davvero all’estero per più di 183 giorni all’anno, iscriversi all’Aire e non essere titolari di conti correnti o proprietari di immobili in Italia. Poi bisogna controllare bene le regole richieste dallo Stato estero che si sceglie e le eventuali convenzioni tra l'Italia e dato Paese
- Tra le tassazioni sui redditi da pensioni più favorevoli c’è quella cipriota. Sull’isola si applica un’aliquota del 5% per tutti gli importi che vengono dall’estero e che superano i 3420 euro. Se la pensione è più bassa, i redditi non vengono proprio tassati
- Da tempo anche la Grecia cerca di attirare pensionati in arrivo dall’estero. Lo fa offrendo una tassazione del 7% per 15 anni. Tra le condizioni richieste per usufruirne: risultare residenti fiscali in Grecia (e non esserlo stati per cinque dei sei anni precedenti al trasferimento)
- In Romania la tassazione sulle pensioni è del 10%
- La stessa aliquota si applica in Bulgaria. Per essere sottoposti alla tassazione bulgara non basta però avere la residenza fiscale nel Paese. Serve anche la cittadinanza
- Esentasse la pensione in Slovacchia
- La legge tunisina prevede un regime di abbattimento della tassazione dell’80% sulle pensioni lorde percepite dai cittadini di una serie di altri Stati. Tra questi anche l’Italia. Il restante 20% della pensione è tassato al 20%. Significa che il prelievo totale corrisponde a circa il 5% dell'assegno pensionistico. A causa della difficile situazione economica, politica e sociale del Paese la sua attrattività negli ultimi anni è crollata