AI, ecco come l'intelligenza artificiale cambierà il mondo del lavoro
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Secondo l’analisi svolta da Manpowergroup, Ey e Sanoma, la domanda di lavoro con l’AI aumenterà in 9 settori su 23. In altri casi invece si registrerà – forse – un calo: per esempio nelle banche e le assicurazioni
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- Il mondo del lavoro è destinato ad attraversare molte modifiche con l’arrivo su larga scala dell’intelligenza artificiale. Uno studio di Manpowergroup, Ey e Sanoma ha provato a tracciare il quadro predittivo al riguardo, analizzando i vari settori, come scrive Il Sole 24 Ore
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- Secondo l’analisi, la domanda di lavoro con l’AI aumenterà in 9 settori su 23. Fra questi sono inclusi le telecomunicazioni, le public utilities e la chimica, ma anche servizi di cura, di educazione, formazione e di gestione delle risorse umane
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- Diminuirà invece in altri ambiti: fra questi le banche e le assicurazioni, che hanno da tempo intrapreso un percorso di ristrutturazione legato all’uso delle tecnologie dei dati
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- Nello specifico, l’impennata della domanda riguarderà ingegneri e fisici (+7%), ma anche analisti di mercato e psicologi del lavoro e della formazione (+3%)
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- Crescerà la domanda di profili ad alto contenuto creativo, come architetti, progettisti, pianificatori, ma anche le professioni legate al marketing e alle vendite (+5%)
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- Potrebbero essere ritenuti problematici i profili professionali a livello di qualifica media che hanno a che fare con la gestione dati. Secondo alcune previsioni saranno sempre meno richiesti tecnici, conduttori d’impianti, lavoratori della logistica e di chi svolge mansioni d’ufficio
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- Nei prossimi anni andranno inoltre accresciute le competenze relative alla sostenibilità e agli obiettivi Esg - Environmental, social, governance. Su queste competenze dovrà formarsi oltre il 60% dell’attuale forza lavoro
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- Crescerà il numero dei cosiddetti green jobs. Il 94% delle organizzazioni globali ammette di non avere tutti i professionisti necessari e il 70% sta avviando alcuni percorsi di assunzione. Tra le professioni più ricercate ci sono sicuramente ingegneri di fonti di energia rinnovabili e della mobilità elettrica, ma anche manager come chief sustainability officer e manager dei rischi ambientali
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- La divaricazione crescerà anche tra i lavori di primo impiego più frequenti tra i laureati triennali: alcuni esempi sono i tecnici programmatori, grafici, tecnici agronomi