In base allo scarto già previsto, il Superbonus che quest'anno è al 90% nel 2024 calerà ulteriorimente al 70%. Rimane al 110% fino a fine 2023 solo per le unifamiliari e condomini con lavori avviati nel 2022
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- La mappa dei bonus per il 2024 prende forma in base alle risorse stanziate o meno nella legge di bilancio. Sul fronte delle tasse aumenta da 5 a 10 anni il periodo di tassazione delle plusvalenze dalla vendita di case ristrutturate col Superbonus
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- In base al calo progressivo già previsto, il Superbonus - che quest'anno è al 90% - nel 2024 calerà ulteriorimente al 70%
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- Rimane al 110% fino a fine 2023 solo per le unifamiliari e condomini con lavori avviati nel 2022
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- Inoltre, riporta il Corriere della Sera, per gli edifici che hanno usufruito della maxi-agevolazione cambia la rendita catastale, se gli interventi realizzati comportano di fatto un incremento del valore dell'immobile. La variazione catastale va presentata entro 30 giorni dal termine dei lavori
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- Ma non solo: si va verso un aumento più a lungo termine delle tasse sulla vendita delle case ristrutturate con il Superbonus
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- Le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui siano stati effettuati interventi con il 110%, conclusi da non più di 10 anni, non saranno considerati 'redditi diversi'. Il 26% di tasse sarà quindi calcolato sull'intera plusvalenza e non su quella 'scontata' del costo della ristrutturazione
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- Restano esclusi gli immobili acquisiti per successione o adibiti a prima casa. Inoltre, nella determinazione del costo del bene, non si dovrà tenere conto del costo degli interventi coperti dal 110% e per i quali si sia scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito, ma stavolta solo nei primi cinque anni dai lavori
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- La manovra non mette mano all'agevolazione e quindi per la detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile in ristrutturazione. Ma in base alla normativa in vigore la spesa massima dal prossimo anno scenderà dagli attuali 8mila euro a 5mila