Manovra, cosa cambia con la nuova Irpef e il taglio del cuneo: gli aumenti in busta paga
Grazie all'effetto combinato di queste due misure inserite nella legge di Bilancio, gli stipendi subiranno incrementi non indifferenti. Ma i benefici dipenderanno molto dal proprio scaglione di reddito: ecco chi guadagnerà di più (e chi meno)
- Nella Manovra 2024, approvata il 16 ottobre dal Consiglio dei ministri, sono presenti sia il rinnovo del taglio del cuneo fiscale-contributivo, sia la riforma delle aliquote Irpef con l'accorpamento dei primi due scaglioni: per i redditi fino a 28mila euro l'aliquota sarà infatti la stessa, il 23%
- Secondo i calcoli del Corriere della Sera, questa misura porterà un beneficio non indifferente nelle buste paga degli italiani: mille euro netti in più all'anno, in media. Ma i vantaggi varieranno (e molto) secondo lo scaglione di riferimento
- Come spiega il quotidiano, la diminuzione dell'aliquota Irpef avrà un effetto "leggermente potenziato" rispetto a quanto ci si possa aspettare perché la misura è combinata con il taglio del cuneo. Ciò varrà tuttavia per i redditi fino a 35mila euro, soglia al di sopra della quale non è previsto il taglio
- Con l'abbassamento dell'aliquota al 23% per i primi due scaglioni Irpef, l'effetto sulla basta paga sarà di circa 60 euro al mese per i redditi fino a 15mila euro l'anno e di circa 100 euro al mese per i redditi fino a 35mila euro l'anno. Tali benefici sono da calcolare su 13 mensilità
- Come detto, sopra i 35mila euro all'anno non è previsto il taglio del cuneo. Pertanto, sopra questa soglia il beneficio si riduce a circa 20 euro al mese per 13 mensilità, per effetto della nuova Irpef. Da questo conteggio vanno tuttavia esclusi i redditi superiori a 50mila euro
- Come affermato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di presentazione della Manovra 2024, gli effetti positivi di questa misura vengono "congelati" per i redditi superiori ai 50mila euro l'anno
- "Il beneficio entra in vigore per tutti. È, come dicevo, un anticipo di una riforma che complessivamente intendiamo portare avanti. Ma per ora lo sterilizziamo per i redditi più alti, cioè per i redditi che rientrano nella quarta aliquota al di sopra dei 50mila euro", ha detto la premier
- Secondo il quotidiano, i più "fortunati" sono quei lavoratori dipendenti che guadagnano circa 29mila euro all'anno: in busta paga ci sarà un aumento di 110 euro netti mensili, per un totale di 1.400 euro annuali. Non può lamentarsi nemmeno chi guadagna poco di più, ossia 30mila euro all'anno: per loro è previsto un aumento mensile di 103 euro in busta paga
- Per i dipendenti che guadagnano tra i 40mila e i 50mila euro all'anno, l’incremento previsto è di 20 euro al mese. Nessun cambiamento, invece, sotto i 15mila euro e sopra i 50mila euro
- Come spiega ancora il Corriere della Sera, per pensionati e autonomi il beneficio deriverà solo dall'accorpamento dei primi due scaglioni e dal conseguente abbassamento dell'aliquota dal 25% al 23%. Ma quanto guadagneranno queste due categorie?
- Per pensionati e autonomi con redditi tra i 30mila e i 50mila euro all'anno, il beneficio è di circa 260 euro. Per redditi più contenuti, ossia intorno ai 20mila euro, queste due categorie guadagneranno circa 100 euro in più