Manovra 2024 approvata in Cdm, Meloni: "Confermato taglio del cuneo fiscale"

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Via libera del governo a una Legge di Bilancio da 24 miliardi. La premier: le priorità che "che avevamo annunciato vengono confermate: il taglio del cuneo è un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini". Sette i miliardi per i rinnovi dei contratti della Pa, oltre tre miliardi per la Sanità. Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita. Fringe benefit a mille euro per tutti, 2mila con figli

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Il Consiglio dei ministri ha approvato la Manovra 2024 del valore di 24 miliardi, o perlomeno la sua osssatura. Il governo Meloni fissa così le linee generali del Documento programmatico di Bilancio che è già stato inviato a Bruxelles, nella consapevolezza che comunque serviranno tempi supplementari, come accade ogni anno, per limare l'articolato vero e proprio della Legge di Bilancio da inviare alle Camere. In Senato, da dove partirà l'iter parlamentare, non si aspettano il ddl prima del 26-27 di ottobre secondo alcuni arriverà dopo il ponte di Ognissanti. In Cdm anche due decreti attuativi della delega fiscale che contengono una delle misure più importanti previste per il prossimo anno, ovvero l'accorpamento delle prime due aliquote Irpef, e un decreto di legge con "misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili". "Abbiamo varato la Manovra 2024, il Cdm lo ha Fatto a tempo di record: poco più di un'ora a dimostrazione dell'unità di vedute del Cdm della maggioranza che sostiene il governo", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa.

Meloni: "24 miliardi, 16 di extragettito"

La Manovra, spiega Meloni, vale complessivamente "poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. È una Manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall'inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso". "Il quadro è chiaramente abbastanza complesso - aggiunge - Nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L'aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio".

Meloni: "Con cuneo 100 euro al mese per 14 milioni cittadini"

Le priorità che "che avevamo annunciato vengono confermate: difendere il potere acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila. È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini", ha detto Meloni, precisando che "è il provvedimento più corposo: circa 10 miliardi". "Il rafforzamento del taglio del cuneo vale ulteriori 4 miliardi e prevede un ulteriore beneficio. Il beneficio entra in vigore per tutti", è una riforma che puntiamo a rendere strutturale "ma lo sterilizziamo per i redditi più alti: nella quarta aliquota lo sterilizziamo con una franchigia sulle detrazioni fiscali" per cui "lo vedranno in busta paga solo i redditi medio-bassi". Confermata, inoltre, la carta "Dedicata a te" nella misura di 600 milioni di euro per l'anno 2024.

Meloni: "Fringe benefit mille euro per tutti, 2mila con figli"

"Sui fringe benefit l'anno scorso siamo interventi in maniera significativa: lo rendiamo strutturale con modifiche per 2024, portando il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli mille euro per tutti gli altri", dice ancora Meloni.

Meloni: "Per autonomi conferma flat tax e acconto a rate"

Per il "lavoro autonomo, anche qui è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell'importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi - dice Meloni - Viene confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l'indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest'anno gli autonomi non dovranno pagare l'anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno".

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Meloni: "Ape sociale e opzione donna sostituiti da fondo unico"

"Sulle pensioni ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita - dice Meloni - Sempre sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno, cioè quelle interamente nel sistema contributivo. Il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l'età raggiunta solo se l'importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. "Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso". "Le poche risorse di cui disponiamo le vogliamo concentrare su chi ha più bisogno", aggiunge la premier, "continuiamo il lavoro sulle pensioni più basse". Meloni spiega che ci sarà una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c'è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Meloni: "Lo Stato pagherà i contributi a madri con più figli"

"Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore", e "la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato", continua Meloni spiegando che "noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare". Poi annuncia: sulla famiglia "non confermiamo il taglio dell'Iva sui prodotti della prima infanzia" perchè purtroppo "è stato assorbito dagli aumenti di prezzo" legati all'inflazione ma "aggiungiamo 3 ulteriori misure per 1 miliardo: continuiamo a lavorare sul congedo parentale; aumentiamo in modo significativo il fondo per gli asili nido" e poi c'è una "decontribuzione per le madri con due figli o più" per fare in modo che "non paghino i contributi a carico del lavoro".

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Meloni: "Tre miliardi in più per la Sanità"

Meloni spiega che la Manovra prevede 3 miliardi in più sul piatto della Sanità. "Sulla sanità ci sono 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto" con "la priorità dell'abbattimento delle liste d'attesa con due misure: il rinnovo dei contratti e la detassazione degli straordinari e e dei premi di risultato" per l'abbattimento delle liste. Sulla Sanità "vedo molte polemiche sul fatto che avremmo tagliato" ma quest'anno ci saranno fondi per "quasi 136 miliardi di euro: è il più alto investimento mai previsto per la sanità. Si può fare il giochetto che scende sul Pil ma "le bugie che ho sentito non rispondono alla realtà delle cose".

Sette miliardi per la Pa

"Un'altra misura che cuba una somma significativa riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori".

Meloni: "Priorità quest'anno è rinnovo contratto sicurezza"

"Voglio dire con chiarezza che per noi la priorità quest'anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza - prosegue Meloni - Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l'ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo comparto difesa e sicurezza".

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Giorgetti: "Nulla sul Superbonus, fine lavori entro l'anno"

"Lo sconto in fattura l'abbiamo già abolito, ciononostante la dinamica del Superbonus continua imperterrita - dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo a una domanda - Noi non abbiamo fatto nessun intervento in legge di bilancio su questo: i lavori devono essere completati entro la fine dell'anno, se si vuole beneficiare dello sconto in fattura. Altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni senza la possibilità di sconto in fattura e cessioni, salvo quelli maturati in precedenza".

Tajani: "Nessuna tassa di successione su chicchessia"

In conferenza stampa è intervenuto anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Rispettiamo gli impegni presi in campagna elettorale, il cdm ha lavorato con grande rapidità. Voglio sottolineare tre punti che mi stanno a cuore: quello per i pensionati, il rinnovo dei contratti nel comparto difesa e sicurezza, segnali di attenzione per i nostri custodi.Poi la sanità, con l'obiettivo di garantire l'abbattimento dei tempi d'attesa per gli esami, un vergogna contro la quale abbiamo messo un primo tassello con i 3 miliardi aggiuntivi. Altri temi prioritari, il taglio del cuneo fiscale e nessuna tassa di successione".

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Salvini: "Copertura per il Ponte e taglio del Canone Rai"

"Dopo settimane di chiacchiere a vuoto e di ragionamenti di vari analisti, posso dire che c'è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all'Italia e all'Europa", dice poi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture matteo Salvini, che annuncia anche "un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti", passando da 20 euro a 15, ovvero sull'anno da 90 a 70 euro.

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Valditara: "Stanziati fondi per rinnovo contratti prof"

"Abbiamo mantenuto l'impegno di rinnovare rapidamente il contratto per 1 milione e 200mila dipendenti della scuola", aggiunge il ministro Valditara. "È anche in questo modo che noi ridiamo autorevolezza e rispetto a chi lavora per il futuro dei nostri figli".

La nota del Mef

A fare il punto dopo il Cdm e la conferenza stampa è una nota del Mef. Per quanto riguarda le risorse dalla Manovra, il finanziamento delle politiche invariate (rinnovi contrattuali Pa e sanità, missioni internazionali, Difesa) sono coperte, inoltre, con nuove misure per la spending review (5% lineare per i ministeri) e aumenti delle accise sui tabacchi. L'extra-deficit poi - si legge nella nota - serve a finanziare la decontribuzione previdenziale per i lavoratori a basso reddito, la riforma dell'Irpef quali misure di protezione dagli effetti dell'inflazione. In favore delle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Confermata, inoltre, la carta "Dedicata a te" nella misura di 600 milioni di euro per l'anno 2024. Rafforzato il bonus asili nido. Inoltre nella Manovra "si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l'anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell'anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti". La contemporanea applicazione della riduzione del cuneo contributivo e della nuova aliquota Irpef avrà l'effetto di rafforzare le buste paga dei lavoratori dipendenti fino 1.298 euro annui (per 27.500 euro lordi annui), fa sapere il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro). A questa misura si aggiunge la riforma delle aliquote Irpef con l'accorpamento delle prime due fasce (0-15mila al 23% e 15-28mila al 23%) al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro l'anno. La misura è finanziata in manovra con 4,3 miliardi. In consiglio dei ministri è stato anche approvato il decreto legge che destina anche i circa 3 miliardi previsti dallo scostamento di bilancio per il 2023 al pagamento anticipato di un primo aumento degli stipendi del pubblico impiego e del conguaglio sulle pensioni dovuto all'adeguamento all'inflazione.

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