Stipendi 2024, verso proroga del bonus una tantum per gli statali: a quanto ammonta
In attesa del rinnovo triennale dei contratti del pubblico impiego, l’esecutivo Meloni punta a confermare l’incremento temporaneo dell’1,5% in busta paga. Gli aumenti mensili variano in base a ruolo ed età dai 23 fino a 130 euro per i ruoli dirigenziali
- Una “soluzione ponte” in attesa del rinnovo per i contratti del pubblico impiego. Il governo Meloni si appresta a prorogare di un anno il bonus “una tantum” sugli stipendi dei lavoratori dipendenti statali. Ecco quanto peserà sulle buste paga
- Introdotto dalla Legge di bilancio 2023 come misura contro il caro prezzi il bonus, costato 1,8 miliardi di euro, ha incrementato dell’1,5% gli stipendi mensili nel settore pubblico ma solo fino al 31 dicembre di quest'anno
- Il mancato rinnovo dei contratti per il triennio 2022-2024 fa i conti con l’inflazione che, seppur in discesa, resta alta. La fine del bonus da gennaio renderebbe le buste paga più leggere con effetti negativi anche sui consumi
- Dalla scuola alla sicurezza, dalla sanità alla diplomazia fino a ministeri ed enti locali: in tutti i comparti pubblici gli aumenti seguono un criterio lineare e variano in base ai ruoli ricoperti e agli anni di anzianità maturata
- Nei ministeri, per esempio, se un dirigente ha visto lievitare lo stipendio di circa 60 euro grazie al bonus, ovvero 800 euro l’anno, la busta paga di un assistente è diventata più “pesante” di 30 euro al mese. Gli incrementi più consistenti hanno riguardato il settore diplomatico: fino a 130 euro in più per i ruoli apicali. Nella scuola il bonus ha fatto sentire i suoi effetti in peso differente in base alla mansione e al grado d'istruzione
- A prescindere dalle categorie, a causa di lungaggini burocratiche nel 2023 il “bonus una tantum” ha iniziato a palesarsi con gli accrediti di agosto insieme agli arretrati. Non è chiaro se, in caso di conferma della proroga, verrà osservato lo stesso calendario dei pagamenti
- Sul fronte dei rinnovi 2022-2024 i sindacati vanno in pressing del governo ricordando che i contratti pubblici sono scaduti da oltre 20 mesi
- Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha auspicato il completamento degli ultimi rinnovi contrattuali residui relativi al triennio 2019-2021, a partire da quelli dei dirigenti sanitari previsto a fine mese
- Per avviare la trattativa coi sindacati sui rinnovi del triennio 2022-2024 Zangrillo ha chiesto al ministero dell'Economia 6 miliardi di euro da inserire in manovra. Per sapere le risorse effettive a disposizione occorrerà attendere l’approvazione, settimana prossima, della Nota di aggiornamento al Def
- Secondo un recente rapporto dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) nel 2021 la retribuzione complessiva media annua lorda degli impiegati della Pubblica amministrazione è stata pari a 31.766 euro. L’incremento del 4% per tutti i comparti ha superato la crescita dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici importati (+2%)