Stipendi dipendenti pubblici, aumento per 2,5 milioni di lavoratori entro il 2023
Proseguirà dopo la pausa estiva il lavoro all'Aran per i rinnovi dei contratti del personale della pubblica amministrazione con novità e aumenti già arrivati per circa 2,5 milioni di lavoratori. Il 5 settembre riprenderanno le trattative per il contratto dell'area sanità (dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie), mentre l'11 settembre proseguiranno le trattative per il rinnovo del contratto dei dirigenti delle funzioni locali
Continua il lavoro dell'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) sui rinnovi dei contratti del personale della pubblica amministrazione. Nelle novità aumenti per circa 2,5 milioni lavoratori del settore
Dopo l'estate si tornerà sui tavoli delle trattative: il 5 settembre si discuterà sul rinnovo dell'area sanità, l'11 settembre è la volta del contratto dei dirigenti delle funzioni locali. All'appello mancano solo i dirigenti dell'area istruzione e ricerca e il contratto dei dipendenti della Presidenza del consiglio dei ministri. Per questi due mancano gli atti di indirizzo necessari per avviare le trattative
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"Volendo fare un bilancio prima della pausa estiva possiamo dichiararci soddisfatti", commenta il presidente Aran, Antonio Naddeo: "Da ottobre 2022, grazie alla determinante spinta politica del ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, abbiamo chiuso quattro contratti del comparto (funzioni centrali, locali, sanità e istruzione e ricerca) e il primo per le aree dirigenziali (funzioni centrali). Siamo in dirittura di arrivo per il contratto dei medici (dirigenza medica, veterinaria e sanitaria), che auspichiamo di riuscire a chiudere in settembre"
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“Abbiamo rinnovato i contratti per 2 milioni e mezzo di dipendenti pubblici. Questi contratti - aggiunge Naddeo - non rappresentano solamente un aggiornamento economico, ma in ognuno è stato rivisto l'ordinamento professionale di tutti i comparti, rendendolo più semplice e adattabile alle necessità di ogni singola amministrazione”
"Inoltre - prosegue il presidente dell'Aran - abbiamo introdotto un'importante innovazione: l'area di elevata professionalità. Se riusciamo a chiudere gli ultimi due contratti entro quest'anno, saremmo immediatamente pronti per far partire la nuova tornata contrattuale 2022-24, certamente in ritardo, ma in recupero rispetto al triennio precedente quando, ricordo a tutti, il primo contratto 2019-21 (quello per le funzioni centrali) è stato firmato nel 2022"
I contratti della tornata 2019-2021 sottoscritti dall'Aran sono: comparto funzioni centrali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici) firmato il 9 maggio 2022, con 224.738 dipendenti e incrementi complessivi del 4,55%
Il comparto funzioni locali, firmato il 16 novembre 2022 con 429.754 dipendenti e incrementi complessivi aumentati del 4,55%, il comparto sanità, firmato il 2 novembre 2022, con 544.482 dipendenti e incrementi complessivi del 6,61%
Rinnovati anche il comparto istruzione e ricerca (1.232.248 dipendenti), mentre sono state sottoscritte due ipotesi di accordo per il comparto istruzione e ricerca per la parte normativa e una integrazione di quella economica, firmata il 14 luglio 2023, che prevedono aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, di 96 per il personale Ata e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi
Il 25 maggio 2023, invece, è stata sottoscritta l'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dell'Area dirigenziale delle Funzioni Centrali, per il triennio 2019-2021. L'accordo riguarda circa 6.200 tra dirigenti pubblici e professionisti delle Amministrazioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici). Nel campo di applicazione sono compresi anche i dirigenti sanitari del Ministero della Salute, dell'Aifa e i professionisti medici degli enti previdenziali
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