Paradosso immigrazione, tanti sbarchi ma pochi lavoratori stranieri

Economia
Simone Spina

Simone Spina

©Ansa

Il numero di migranti approdati in Italia dall'inizio dell'anno e quello dei cittadini extra Ue autorizzati a lavorare nel nostro Paese è quasi lo stesso. Ma si tratta di due mondi paralleli: chi arriva in maniera irregolare non ha quasi alcuna possibilità di trovare un posto e, intanto, le imprese continuano ad avere problemi nel trovare manodopera

ascolta articolo

Sono oltre 130mila i migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno. E sono 136mila i cittadini non europei che il governo vuole far entrare nel 2023 nel nostro Paese per motivi di lavoro.

Porte aperte e porte chiuse

Numeri sostanzialmente uguali ma che appartengono a due mondi del tutto diversi. Le migliaia di uomini, donne e bambini che arrivano coi barconi solo in casi molto remoti, e comunque non nel giro di qualche mese, avranno un posto in una fabbrica o saranno impiegati nei nostri campi.

Almeno un anno per un permesso di soggiorno

Con le regole esistenti, e se non si viene espulsi, solo dopo una lunga trafila si può ottenere, dopo almeno un anno, un permesso di soggiorno, punto di partenza per trovare un lavoro. Non è detto che poi chi è approdato il posto lo cerchi e – in ogni caso – bisogna vedere se l’azienda a caccia di personale ha proprio bisogno di lui.

Posti vacanti, problema antico

Le nostre imprese hanno fame di manodopera. L’ultimo rapporto sull’argomento (Excelsior-Unioncamere) sostiene che quasi la metà delle assunzioni previste a settembre sono difficili da realizzare, sia per mancanza di candidati, sia perché la preparazione risulta inadeguata.

approfondimento

Migranti, Fontana. "Ascoltiamo richieste ma Lombardia è al completo"

Aumentati gli ingressi per lavoro da fuori Ue

Un problema antico, che il governo vuole in parte arginare aumentando gli ingressi del numero di lavoratori extra Ue. Via libera, dunque, a oltre 450mila persone in tre anni, delle quali più della metà stagionali (quindi solo per qualche mese).

approfondimento

Sbarchi, governo al lavoro su pacchetto sicurezza: le misure

Come si recluta uno straniero

C’è da ricordare che il meccanismo che permette – per esempio – a un senegalese di fare il metalmeccanico a Brescia esclude che si possa reclutare chi è appena sbarcato: è l’imprenditore che deve contattare il diretto interessato quando quello si trova a migliaia di chilometri di distanza. Un’operazione che, in concreto, avviene grazie al passaparola e che apre il campo ad assunzioni di sconosciuti, con la conseguenza che c’è il rischio che si utilizzi il lasciapassare per sanare chi già lavora in nero in Italia.

Servono più stranieri

In ogni caso, i flussi autorizzati da Palazzo Chigi risulterebbero inferiori alle richieste delle imprese, tanto che sono previste deroghe per quote supplementari. Il tutto a conferma di questo paradosso: tanti sbarchi, stretta su chi arriva senza le carte in regole, e pochi stranieri da impiegare.

approfondimento

Lavoro, ecco le province dove gli stipendi sono più alti. CLASSIFICA

Economia: I più letti