
Frenata Superbonus, boom della cassa integrazione ordinaria nell’edilizia. I dati Inps
Secondo le cifre fornite dall’Istituto di previdenza, il settore delle costruzioni continua a viaggiare in controtendenza rispetto alle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate. Nell’edilizia la cig ordinaria in un anno è cresciuta del 133% a fronte di una diminuzione a livello generale del 28,7% sul 2022. A pesare, oltre alla frenata dell’incentivo, sono anche gli eventi climatici estremi dell’estate e i crediti incagliati causati dal ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione

Negli anni del Covid (grazie ai bonus) il settore dell’edilizia ha contribuito a trainare il Pil ma oggi con la frenata degli incentivi fiscali, i ritardi nei pagamenti e le conseguenze negative di fattori esterni, il comparto mostra segnali di affanno. Una spia rivelatrice sono le ore di cassa integrazione erogate ai lavoratori del comparto, in aumento anche a luglio. Ecco quante sono secondo i dati Inps
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Da quest’anno il governo ha ridotto la detrazione del Superbonus "classico" dal 110 al 90%, restringendo la platea dei beneficiari e gli strumenti fiscali a disposizione. A partire dal 1° gennaio 2024 il bonus si ridurrà ulteriormente al 70% e di fatto coloro che vorranno eseguire lavori di efficientamento energetico sul proprio immobile dovranno sostenere una parte dei costi pagando di tasca propria
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La riduzione dell’incentivo fiscale ha impattato sui lavoratori del settore edile, come dimostra la corsa all’ammortizzatore sociale iniziata prima dell’estate: in un anno la cassa integrazione ordinaria è balzata a 2,2 milioni di ore totali, un incremento del 133%
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A luglio, al contrario, continuano a calare le ore di cassa integrazione autorizzate complessivamente dall’Inps, in calo sia rispetto al mese precedente (-2,7%) sia in confronto al 2022 (-28,7%). Stabile rispetto a giugno il ricorso alla cassa integrazione ordinaria che registra una lieve crescita annua
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Nel primo semestre 2023 l'Inps calcola che l’industria con 109,7 milioni di ore di cig ordinaria erogata segna un calo annuo del 14,3% mentre l’edilizia con 14,9 milioni di ore fa registrare una crescita del 18,7% sul 2022

Secondo la presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) Federica Brancaccio, il dato si spiega non solo con la frenata del Superbonus ma anche per fattori esterni come “il caldo straordinario che ha rallentato se non bloccato alcuni lavori”

Ad aumentare la sofferenza nel settore edile concorre inoltre il ritardo dei pagamenti per il caro materiali, che sono ancora fermi in alcuni casi al 2021, in altri a inizio 2022, generando una crisi di liquidità. In totale sono 30 miliardi di euro i crediti incagliati legati al Superbonus

Sindacati e associazioni del settore edile spingono per sbloccare i crediti e prorogare i lavori già avviati. Filea-Cgil propone per la fase transitoria del bonus l’utilizzo della Cassa depositi e prestiti (Cdp) come acquirente di ultima istanza per sbloccare i crediti incagliati

A livello generale, il calo della cassa integrazione è evidente in tutte le sue forme: delle 9,3 milioni di ore erogate a luglio, 2,8 milioni sono state per solidarietà, in calo del 34,5% rispetto allo stesso mese del 2022. Crolla dell'88% in un anno il ricorso alla cassa integrazione in deroga, in lieve a risalita a luglio dopo aver toccato il minimo storico
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Per quanto riguarda il tiraggio, ovvero l'effettivo utilizzo della Cig autorizzata dall’Inps, nei primi cinque mesi del 2023 si ferma al 22,2%, otto punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2022
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