Cuneo fiscale, bollette, mutui: le novità per le famiglie e le simulazioni
EconomiaFacciamo i conti in tasca alle famiglie italiane sulla base delle novità arrivate dal governo italiano e dalla Bce. Cosa cambia su tasse, bollette e mutui
Una settimana densa di notizie di novità economiche per le tasche delle famiglie italiane. Partiamo dalle novità positive.
Le buone notizie: il taglio del cuneo fiscale
Il decreto “Lavoro” varato nel Consiglio dei Ministri del primo maggio ha introdotto un taglio del cuneo fiscale di circa 4 miliardi di euro. Coinvolti fino a 19 milioni di lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 35mila euro lordi all’anno, mentre sono esclusi lavoratori autonomi e pensionati. I soldi che rimarranno in tasca ai lavoratori vanno da circa 33 euro netti al mese per un lavoratore che guadagna 10mila euro all’anno, a poco più di 50 per chi ha un reddito di 25mila euro fino a 65 per un dipendente che incassa 35mila euro all’anno. Sconti dell'aliquota contributiva in vigore da luglio a dicembre, tredicesima esclusa.
Somme che si aggiungono agli sconti previsti già dalla legge di bilancio 2023 per l'intero anno, raggiungendo anche i 100 euro al mese per alcuni contribuenti. Per capire quali aiuti rimarranno in vigore anche nel 2024 bisognerà attendere la manovra di bilancio per l'anno prossimo: per rinnovare l'intero taglio del cuneo fiscale il costo si aggirerebbe attorno ai 10 miliardi di euro.
Le cattive notizie: bolletta del gas e mutui
La bolletta del gas è tornata a salire per le famiglie ad aprile. Arera ha infatti deciso un aumento delle tariffe per il mercato tutelato del 22,4 per cento (ma il prezzo rimane più basso rispetto a un anno fa). La colpa non è però del costo della materia prima, che anzi durante il mese di aprile è continuato a calare come fa ormai da mesi, bensì della progressiva riduzione degli aiuti pubblici.
Da aprile infatti, seguendo anche i suggerimenti di Commissione europea e Bce, il governo ha deciso di ridurre gli sconti previsti per la bolletta del gas, che nei mesi scorsi erano arrivati a valere fino a 100 euro al mese a famiglia. Ad aprile lo sconto è passato da oltre 30 centesimi a metro cubo a poco più di 10, e a maggio si azzererà completamente.
Fortunatamente però l'impatto sui conti delle famiglie resterà limitato, visti i termosifoni ormai spenti e il conseguente limitato consumo di metano. Si parla di un rincaro di poche decine di euro al mese a famiglia, al massimo. Mentre per il prossimo inverno si attendono nuovi aiuti da parte del governo.
Altre cattive notizie sono arrivate da Francoforte, dove la Banca Centrale Europea ha deciso un nuovo rialzo dei tassi di interesse per tenere sotto controllo l'inflazione. I tassi di interesse sono stati incrementati di un ulteriore 0,25 per cento, raggiungendo il 3,75 per cento, il record dal 2008.
Se da una parte si spera che questo contribuirà a ridurre l'aumento dei prezzi, dall'altra porterà a un nuovo rincaro delle rate dei mutui esistenti a tasso variabile, e dei costi per chi volesse acquistare casa con un nuovo mutuo a tasso fisso.
Per chi ha un mutuo a tasso variabile la seconda parte del 2023 si preannuncia amara, con un rincaro (in questa simulazione di Facile.it su un finanziamento di 126mila euro a 25 anni) che arriva a 237 euro ogni mese rispetto all'inizio dell'anno scorso. Una ventina di euro in più rispetto ad aprile, quasi il 10 per cento. A settembre si dovrebbe - secondo le previsioni di mercato attuali - arrivare al picco del rialzo, con una rata nel frattempo aumentata di oltre il 60 per cento in meno di 24 mesi. E solo nel 2024, a fronte di possibili tagli dei tassi da parte della Bce, potremmo vedere i primi risparmi sulla rata del mutuo.