
Decreto lavoro, quanto durerà il taglio del cuneo? Chi avrà più benefici? Ecco le risposte
Nel testo del decreto Lavoro sono presenti alcune misure importanti, come il taglio del cuneo fiscale per 6 mesi di 7 punti percentuali per chi ha una retribuzione fino a 25mila euro e di 6 punti per chi invece guadagna fino a 35mila euro. Presenti anche le nuove forme di aiuti che sostituiranno il reddito di cittadinanza, come l’Assegno di Inclusione e lo Strumento di attivazione. Innalzata infine a 3mila euro la soglia dei fringe benefit

Un taglio di 4 punti percentuali del cuneo fiscale tra il 1°luglio e il 31 dicembre 2023. È questo quello che prevede il dl lavoro come riferisce il Ministero dell’Economia in una nota, precisando che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato fino a 100 euro mensili medi per il periodo tra luglio e dicembre
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LE TEMPISTICHE – Come detto, l’intervento del governo ha una valenza temporale limitata: durerà infatti soltanto per 6 mesi, mentre non c’è ancora nulla di deciso per quanto riguarda il 2024, visto che un eventuale rinnovo costerebbe tra i 12 e i 13 miliardi
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QUANTI LAVORATORI SONO INTERESSATI – Ma quanti sono i lavoratori interessati dal taglio del cuneo? Secondo una rielaborazione Sky TG24 sarebbero 19 milioni i lavoratori dipendenti che guadagnano meno di 35 mila euro l’anno che sarebbero perciò beneficiari della misura
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L’ASSEGNO DI INCLUSIONE – Al posto del reddito di cittadinanza, il dl lavoro include una serie di misure alternative: una di queste è l’assegno di inclusione, destinato alle famiglie con minori, over 60 e disabili. La somma, che può arrivare ad essere anche di 780 euro, non ha una data di scadenza ma è vincolata ad un percorso di inclusione sociale
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STRUMENTO DI ATTIVAZIONE – Discorso diverso per quanto riguarda lo Strumento di Attivazione, destinato a beneficiari occupabili nella fascia tra i 18 e i 59 anni. Il valore dell’assegno è decisamente più basso ed è di 350 euro, vincolati a percorsi formativi di ritorno nel mercato del lavoro. La durata di tale strumento è però soltanto di 12 mesi e prevede l’obbligo di accettare le offerte di lavoro
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LA DIVISIONE DEI PERCETTORI DEL RDC – Secondo quanto rilevano le stesse fonti governative, in particolare la Legge di bilancio, è probabile che gli ex percettori del reddito di cittadinanza si dividano più o meno equamente tra questi due strumenti: circa 404mila persone sembrano avviate verso lo Strumento di attivazione, mentre i restanti 635mila individui procederanno verso l’Assegno di inclusione
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IL RISPARMIO LEGATO AL REDDITO DI CITTADINANZA – La riforma e successiva chiusura del reddito di cittadinanza, tale a partire dal 2024, porterà lo Stato a risparmiare ben 2 miliardi di euro

DECRETO LAVORO – Il decreto lavoro prevede anche una serie di nuove regole in materia di contratti, come ad esempio clausole più flessibili per il rinnovo dei contratti a tempo determinato oltre i 12 mesi e un limite maggiore per i voucher, che sale da 10mila a 15mila euro in alcuni settori

I FRINGE BENEFIT – Innalzata anche la soglia dei fringe benefit, che sale a 3mila euro non tassabili per tutti i lavoratori dipendenti con figli
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