Uno studio della confederazione ha rilevato che il tasso di occupazione femminile in Italia è pari al 43,6%, ma il gap tra Settentrione e Meridione è notevole: 52% al Nord contro il 28,9% al Sud. Nel terziario oltre 7 donne dipendenti su 10
Al Sud lavora meno di una donna su tre, con un tasso di occupazione del 28,9% contro il 52% del Nord. È quanto rileva uno studio di Confcommercio che sottolinea come il tasso di occupazione femminile in Italia sia pari al 43,6%, contro una media europea del 54,1%
Decreto lavoro: tutte le misure attese nel Cdm"Un gap molto più ampio di quello relativo all'occupazione maschile: 60,3% in Italia, 64,7% in Europa”, sottolinea la confederazione. "Se il tasso di disoccupazione femminile in Italia, pari all'11,1%, venisse portato al valore europeo, che si attesta al 7,2%, si avrebbero 433mila donne occupate in più", spiega ancora Confcommercio
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaQuanto invece al tasso di partecipazione al mercato del lavoro "l'Italia soffre di un cronico ritardo nel confronto con i principali partner internazionali" per quanto riguarda la componente femminile, rileva l'analisi, sottolineando che "se si valutano i dati del 2019, non inficiati dai riflessi statistici delle turbolenze che la pandemia ha prodotto, il nostro Paese è sostanzialmente allineato per i valori che riguardano la partecipazione degli uomini, mentre la distanza è ampia se guardiamo alle donne”
Taglio al cuneo, quanto si risparmia in busta pagaPiù in dettaglio il tasso di partecipazione femminile rispetto al valore medio europeo al Nord è inferiore di due punti e mezzo, al Centro di cinque punti, al Sud di venticinque punti, fermandosi in quest'area al 36% circa. ”Un tasso di partecipazione femminile del 36% - spiega lo studio - rispetto a una media prossima al 50% in Italia e a quasi il 60% europeo, indica una vera e propria patologia”
GUARDA IL VIDEO: Confcommercio: "Al Sud lavora meno di una donna su tre"“Considerando un tasso di disoccupazione di quasi il 20%, nel 2019, il numero di occupate - continua ancora l’analisi - nel Mezzogiorno arriva a poco più di 2,2 milioni: vale a dire che solo il 28,9% delle donne tra i 15 ed i 74 anni delle regioni meridionali lavorava a fronte di una quota pari a quasi il 52% nel Nord”
"Per migliorare questa condizione - spiega Confcommercio - al di là delle necessarie politiche attive e della riorganizzazione ad ampio spettro dei servizi a supporto della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che scontano forti ritardi nel Mezzogiorno, la soluzione non può che passare per la valorizzazione della produttività e dall'incremento di innovazione e investimenti nel terziario di mercato”
Il focus sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro contenuto nel rapporto "Terziario&Lavoro" dell'Ufficio studi di Confcommercio sottolinea poi che su 100 donne dipendenti 75 lavorano nel terziario di mercato e 69 hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, mentre per gli uomini alle dipendenze il valore scende al 52%
"Il terziario di mercato è il settore scelto da sette donne su dieci che decidono di fare impresa, ma è anche il settore dove vi sono le maggiori opportunità di occupazione femminile", spiega la presidente nazionale del gruppo Terziario donna Confcommercio, Anna Lapini
"Occupazione di qualità - prosegue - che Confcommercio sostiene anche promuovendo progetti concreti, come la certificazione di parità di genere, un sistema premiante per le aziende che contrasta il divario di genere in termini di inclusione professionale, di retribuzioni, di opportunità di carriera, di formazione, di conciliazione fra tempi di vita e lavoro"
Un lavoratore su 4 è troppo qualificato in Italia