Superbonus, Confedilizia chiede una proroga per la cessione del credito
Continua la pressione sul governo: l’associazione dei proprietari vorrebbe un intervento con un nuovo decreto per spostare lo stop a fine aprile, ma sembra più probabile che la proroga possa essere di 30-45 giorni. Ecco la situazione
Continua la pressione sul governo, dopo la decisione di fermare la cessione del credito e sconto in fattura per i bonus edilizi. Confedilizia ha chiesto uno slittamento a fine aprile, ma non via emendamento, bensì attraverso un altro decreto. Una soluzione 'ponte', come la chiama anche il relatore al provvedimento, Andrea de Bertoldi, che permetterebbe di non aspettare i 60 giorni di conversione
GUARDA IL VIDEO: Bonus, Rixi: stop cessione crediti, sistema impazzitoIn ogni caso, le correzioni al decreto legge sul Superbonus non mancheranno. E, stando almeno alle richieste, potrebbero non essere poche: dal regime transitorio da introdurre prima della scomparsa di sconto in fattura e cessioni alla salvaguardia del sismabonus, dalla tutela di incapienti e redditi bassi ad un utilizzo 'selettivo' dell'F24 proposto da Abi e Ance
Bonus edilizi, i paradossi e i perché delle novità introdotte dal governoLa prima urgenza, per quasi tutti, è proprio quella di prorogare la data di entrata in vigore dello stop alle cessioni. Confedilizia, come detto, ha proposto lo slittamento dello stop a fine aprile tramite un apposito decreto. Più probabilmente però - riporta il Messaggero - il termine potrebbe essere allungato di 30-45 giorni
Superbonus, si cerca una soluzione urgente sui crediti. Cosa sta succedendoL'associazione dei proprietari chiede però anche altre modifiche: che siano salvaguardati sconti in fattura e cessioni per gli interventi antisismici e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. E poi che le detrazioni possano essere trasformate in crediti d'imposta, in modo che tutti i contribuenti possano sfruttarli spalmandoli peraltro anche negli anni con il meccanismo del 'riporto in avanti' evitando così che vadano persi
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia"È corretta la valutazione di chi dice che è necessario intervenire sul 110 per mantenere il diritto dei terremotati di usufruirne anche per il futuro, con la cessione del credito d'imposta e con lo sconto in fattura. Mi sono mosso già con Palazzo Chigi e ho avuto rassicurazioni che si trasferiranno in un emendamento”, ha detto il commissario per ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli
GUARDA IL VIDEO: Superbonus, Confedilizia chiede proroga cessione creditoPoi c'è il tema dei redditi bassi e degli incapienti, accolto in linea di principio da Forza Italia. Anche per loro, che non avrebbero possibilità di detrarre, bisognerebbe concedere un'estensione dello sconto e della cessione
"Siamo assolutamente pronti a valutare la riattivazione per i cittadini che non hanno capienza fiscale, ma certo non con le percentuali del Superbonus", ha detto il presidente dei deputati azzurri Alessandro Cattaneo
In campo resta anche il tema dei crediti incagliati. L'ipotesi di smaltirli utilizzando l'F24, avanzata da Abi e Ance, non dispiace del tutto né al Parlamento né al governo. Anche se al Mef si fanno dei distinguo perché, stando ai dati, la capacità fiscale delle banche non sarebbe del tutto esaurita
Da qui l'idea di Enrico Zanetti, consigliere di Giancarlo Giorgetti, di introdurre la misura "solo a favore di quelle banche che precedentemente abbiano assorbito davvero, in concreto con acquisti e non solo con impegni di acquisto, una porzione veramente rilevante della propria capacità fiscale potenziale”. Per il resto, secondo l'ex sottosegretario all'Economia, sarebbe più utile semplificare le procedure e dare certezze sulla responsabilità in solido
Intanto, è iniziato ufficialmente l'iter parlamentare del decreto. In vista del prossimo tavolo tecnico al Mef, da convocare presumibilmente dopo il responso dell'Istat, il primo marzo, sull'impatto degli sconti sui conti pubblici, le imprese edilizie, i sindacati, i proprietari, i professionisti, così come i gruppi parlamentari e tutto il mondo che gravita intorno al settore delle costruzioni sono in fermento per chiedere di intervenire velocemente
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