Lo stop alla possibilità di usufruire delle agevolazioni in campo edile tramite cessione del credito e sconto in fattura non smette di far discutere. Cosa succederà adesso alle fasce di reddito più basse, che rischiano di non potersi più permettere di ristrutturare casa? Cosa ha spinto il governo a un netto cambio di passo rispetto alla normativa vigente fino a qualche giorno fa? L'analisi nella puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24
Si continua a discutere della decisione del governo Meloni di interrompere la possibilità di usufruire del Superbonus e di altri bonus edilizi con le modalità della cessione di credito e dello sconto in fattura. È stato questo il tema al centro dell’ultima puntata di Numeri, format di Sky TG24 che analizza l’attualità attraverso dati e statistiche. Cosa succederà adesso alle fasce di reddito più basse, che rischiano di non potersi più permettere di ristrutturare casa? Cosa ha spinto il governo a un netto cambio di passo rispetto alla normativa vigente fino a qualche giorno fa?
Il paradosso dello stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura
Con lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura, emerge una situazione che – almeno in apparenza – sembrerebbe paradossale. Gli italiani pagano in media troppe poche tasse per poter usufruire dei bonus edilizi attraverso l’unico metodo rimasto per il futuro, la detrazione. Prendiamo ad esempio il bonus ristrutturazioni al 50%. Le detrazioni, che sono spalmate su 10 anni, possono arrivare in questo caso fino a 4.800 euro all’anno. Ma quanti sono i contribuenti che pagano più di 4.800 euro all'anno di tasse? Soltanto quelli che guadagnano almeno 24mila euro l'anno. La popolazione che rientra in questa fascia di reddito è però molto ristretta. Due terzi dei contribuenti italiani non guadagna questa cifra: il bonus non sarà più pienamente fruibile dalla maggioranza degli italiani. Se è vero che la normativa sul bonus ristrutturazioni permetteva come regola generale soltanto la detrazione, una legge del 2013 veniva in aiuto della popolazione meno abbienti di usufruire di questa e altre agevolazioni tramite cessione di credito o sconto in fattura. Ma anche questa possibilità è adesso venuta meno.
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Cosa è andato storto con i bonus edilizi?
I bonus edilizi negli ultimi anni hanno funzionato da volano sia per l'economia italiana che per il mercato del lavoro. Che cosa quindi è andato storto? Innanzitutto, le truffe legate ai bonus, per un ammontare di circa 6 miliardi di euro (in parte recuperati). Poi le 25mila imprese a rischio fallimento per come fu organizzato all'inizio questo sistema. Infine, il deficit del 2022, che si stima oltre il 9%.