
Superbonus, cos’è la cartolarizzazione dei crediti? Ecco cosa sappiamo
Lo stop alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura deciso dal governo Meloni sui bonus edilizi ha posto alcuni seri problemi sulla gestione di quanto rimasto "in pancia" a famiglie e imprese. Tra le ipotesi per risolvere la situazione c’è quella avanzata da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia: un’idea che però rischia di far tornare alla mente una delle crisi finanziarie più gravi degli ultimi anni

Lo stop alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura sui bonus edilizi, avanzata dal governo Meloni, pone dei problemi per le famiglie ma anche per le imprese che hanno miliardi di euro di crediti rimasti impossibili da cedere. A questo proposito sono diverse le proposte che ha in mente l’esecutivo
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LA CARTOLARIZZAZIONE – Una di queste è la cartolarizzazione, come avanzato dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, che l'ha definita "una strada percorribile" a fronte di "una misura drastica" adottata in una situazione che "è andata degenerando". Un’idea rilanciata anche dal vicepresidente del gruppo parlamentare di FdI, Alfredo Antoniozzi: “Sul superbonus valutiamo modifiche con gli alleati, tra i quali quelli della cartolarizzazione dei crediti"
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COS’È? – Ma cos’è la cartolarizzazione? Secondo definizione è un’operazione attraverso la quale un soggetto finanziario, noto come società veicolo, acquista i crediti e li “compatta”, rendendolo un nuovo titolo scambiabile sul mercato per pagarne l’acquisto
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IL PRECEDENTE STORICO – La cartolarizzazione è un termine ricorrente della politica italiana: infatti era già stato usato, ai tempi del governo Berlusconi IV (2008-2011), dall’allora ministro delle Finanze Giulio Tremonti. Allora, però, le cartolarizzazioni si riferivano agli immobili di proprietà pubblica, non valorizzati dallo Stato
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LA CAUTELA – Eppure, c’è parecchia diffidenza nei confronti delle cartolarizzazioni. Perché? La ragione è che sono legate ad una delle più gravi crisi finanziarie degli ultimi anni, quella dei mutui subprime, che avevano visto cartolarizzazioni su cartolarizzazioni di mutui ipotecari ad altissimo tasso di insolvenza
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LE NORMATIVE EUROPEE E L’UTILIZZO OGGI – Va tuttavia ricordato come le normative europee siano particolarmente stringenti in materia, anche come monito di quanto successo 15 anni fa. Oggi le cartolarizzazioni vengono usate soprattutto per i titoli garantiti da mutui ipotecari residenziali, quasi il 60 % del mercato Ue a fine 2021, seguiti da cartolarizzazioni garantite da prestiti alle Pmi, crediti al consumo e prestiti per veicoli
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I VANTAGGI CON IL SUPERBONUS – Il vantaggio della cartolarizzazione in ambito superbonus resta evidente: in questo modo chi inizia i lavori in casa propria avrebbe una liquidità immediata, senza dover aspettare di spalmare la spesa nei cinque anni successivi tramite sconti nella dichiarazione dei redditi

L’ALTERNATIVA – Possibile anche un coinvolgimento delle due controllate del Tesoro, Sace e Cdp, che potrebbero, direttamente o indirettamente, rilevare una parte dei 15 miliardi di crediti incagliati

L’IDEA – Le banche e l’Anci hanno però suggerito anche un’altra idea: si tratta di consentire agli istituti di credito che hanno acquistato i crediti fiscali di utilizzarli in compensazione di quei F24 a debito per conto dei loro clienti. In questo modo potrebbero rapidamente smaltire quanto hanno in pancia e avere possibilità di acquistarne altri incagliati
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