
Dalle medicine agli elettrodomestici, prezzi in aumento anche se l’inflazione cala
Secondo l’Istat, a gennaio l’inflazione ha rallentato attestandosi al 10%, soprattutto grazie alla discesa dei costi delle bollette. Il carrello della spesa è ancora al +12%. Ci sono infatti diverse categorie di prodotti che stanno subendo rincari: dai medicinali ai detersivi, fino ai servizi relativi all’abitazione

L’inflazione a gennaio è scesa al 10%, grazie anche alla frenata del caro-bollette. L'Istat conferma, nonostante il dato resti ancora a due cifre, il "netto rallentamento" dei prezzi al consumo, che a dicembre scorso avevano segnato +11,6% annuo, dopo il picco di +11,8% raggiunto a ottobre e novembre
Confindustria, scende l’inflazione. Evitata la recessione in Italia a inizio 2023
Rallenta la corsa anche il carrello della spesa: la dinamica dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona, si attesta infatti a +12% dal +12,6% del mese precedente (+12,2% la stima). Un dato che comunque resta alto e tiene imprese e consumatori in allarme
Inflazione, quando caleranno i prezzi? Il parere dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio
La discesa dell'inflazione risente, infatti, dell'andamento delle componenti più volatili dell'indice e si deve principalmente all'inversione di tendenza dei beni energetici regolamentati (che a gennaio segnano -12,0% annuo da +70,2% di dicembre), in altre parole al calo delle tariffe per l'energia elettrica a mercato tutelato e il gas per uso domestico
Bollette, cosa cambia con il crollo del prezzo del gas al mercato di Amsterdam
Restano diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, tra cui gli alimentari lavorati (+14,9% annuo). Le famiglie continuano a subire l'impatto del caro-vita e la stangata sui portafogli è ancora pesante: almeno 2.900 euro in più l'anno, calcolano le associazioni dei consumatori
Ucraina, quali sono stati gli effetti economici di un anno di guerra sull’Italia
In particolare restano in aumento i prezzi sugli alimentari lavorati (succhi di frutta, insaccati e prodotti surgelati), gli altri beni (durevoli e non durevoli; dalle auto agli elettrodomestici, ai detergenti per la pulizia della casa, ai prodotti per la cura della persona, ai medicinali) e i servizi dell’abitazione
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
I prezzi dei Beni non durevoli salgono da +6,1% a +6,7% a causa di aumenti generalizzati in quasi tutti i prodotti che compongono l'aggregato: Fornitura acqua (da +3,5% a +4,4%; +1,7% da dicembre), Beni non durevoli per la casa (da +14,1% a +14,6%; +0,3% rispetto al mese precedente), Prodotti farmaceutici (+0,7%), Altri prodotti medicali (da -3,7% a +0,3%; +1,1% su base mensile), Attrezzature ed apparecchi terapeutici (da +0,5% a +1,0%; +0,4% da dicembre) e Animali domestici e relativi prodotti (da +12,0% a +13,5%; +1,4% la variazione congiunturale)

Ma sono in accelerazione anche i Beni durevoli (da +6,4% a +6,8%; +1,1% rispetto al mese precedente) a causa dei prezzi dei Grandi apparecchi domestici elettrici e non (da +10,5% a +11,2%; +1,4% da dicembre), di quelli degli Apparecchi per il trattamento dell'informazione (da +3,2% a +4,7%; +4,7% sul mese) e degli Apparecchi elettrici per la cura della persona (da +8,6% a +14,3%; +3,8% il congiunturale)

Infine, per i servizi, come spiega il Sole 24 Ore, accelerano i prezzi di quelli relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%; +1,6% rispetto al mese precedente) per effetto dei prezzi dei Servizi per la pulizia e la manutenzione della casa (da +2,5% a +6,8%; +6,0% il congiunturale) e di quelli della Raccolta acque di scarico (da +2,6% a +3,7%; +1,8% da dicembre)
Case, i single non possono permettersi di acquistare in città: l’analisi da Nord a Sud