
Superbonus 110%, il governo studia una proroga fino a dicembre per la Cila: cosa sappiamo
L’esecutivo potrebbe estendere il termine per la comunicazione di inizio lavori asseverata fino a fine anno: la scadenza del 25 novembre ha infatti mandato in tilt i siti web delle amministrazioni comunali. In ogni caso è confermata la riduzione dell’aliquota al 90% a partire da gennaio 2023

Il superbonus è al centro delle attenzioni del governo. Mentre l’esecutivo è alle prese con la legge di Bilancio, restano ancora alcuni dubbi da sciogliere sulla modifica del contributo edilizio
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SCADENZA PASSATA - I termini di legge per presentare al Comune la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) sono scaduti lo scorso 25 novembre: soltanto chi è riuscito a caricare sui siti tutti i documenti avrà la possibilità di ottenere il maxisconto. La partita, però, potrebbe non essere ancora chiusa
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COSA È SUCCESSO - I siti web delle amministrazioni locali sono state presi d’assalto e in molti casi andati in tilt, tanto che numerosi amministratori di condominio e professionisti si lamentano per non essere riusciti ad effettuare le operazioni. Un bel guaio perché aver mancato questo passaggio vuol dire dover dare l’addio al Superbonus nella formula che abbiamo conosciuto per due anni, cioè lo sconto del 110% sui lavori di efficientamento energetico
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L’APPELLO ALLA PROROGA – Molte forze politiche, in primis Forza Italia, hanno chiesto di spostare la proroga per la Comunicazione di inizio lavori almeno al 31 dicembre, in modo tale da dare la possibilità agli ultimi che intendessero avvalersene di usufruirne senza bloccare i siti dei Comuni. Una possibilità che l’esecutivo sta seriamente valutando, lasciando comunque invariata la data del 1° gennaio 2023 per il taglio dal 110% al 90%, già previsto dall’esecutivo Draghi per il 2024
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COSA CAMBIA DAL 2023 – Oltre alla discesa dell’aliquota, da gennaio si ridurrà la platea dei beneficiari: potranno accedervi soltanto i condomini, oppure i proprietari di villette che hanno un Isee sotto i 15 mila euro, calcolato tenendo conto del quoziente familiare, ovvero del numero dei componenti
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RISPARMIO E TEMPI DILATATI - La riduzione del Superbonus farà risparmiare allo Stato 4,5 miliardi di euro, come riportato nella relazione tecnica del decreto Aiuti quater in discussione in Senato, supponendo che i lavori condominiali si ridurranno del 20% a causa del minor incentivo. L’ultimo decreto aiuti prevede anche più tempo per le villette unifamiliari per usufruire del Superbonus al 110%: per coloro che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi al 30 settembre 2022, il termine viene esteso fino al 31 marzo. Costo totale: 270,3 milioni di euro
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IL PUNTO SULLA LEGGE DI BILANCIO – A breve ci sarà la forma definitiva della legge di Bilancio, approvata dal Consiglio dei ministri una settimana fa. Tra i nodi da sciogliere quello delle coperture: nella tabella inserita nel Documento di programmatico di bilancio ben sei miliardi sono legati ad “altre entrate” che devono essere ancora definite nel dettaglio. Una quota consistente, pari a 2,6 miliardi per il 2023, arriverà dal nuovo prelievo sugli extra-profitti delle imprese energetiche

IL CONTRIBUTO DI SOLDARIETÀ - Ormai abbandonata l’idea, proposta dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, di prevedere insieme il ridisegno del tributo voluto dal governo Draghi e la definizione di una nuova imposta. Sarà quindi presente un “contributo di solidarietà temporaneo” soltanto il prossimo anno, in linea con il Regolamento dell’Unione europea. L’aliquota del 50 per cento si applicherà sulla quota di reddito Ires sopra almeno il 10 per cento la media dei redditi 2018-2021

IL LIMITE - L’ammontare del contributo straordinario, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari al 25 per cento del valore del patrimonio netto nel 2021. Il versamento deve avvenire entro il prossimo 30 giugno. Il contributo riguarderà le imprese che producono energia elettrica o gas metano, estraggono gas naturale, i rivenditori di energia elettrica e gas e le aziende che esercitano l’attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi
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