
Superbonus, ipotesi abbassamento al 100% e aggiunta delle villette: le novità allo studio
La prossima legge di Bilancio potrebbe modificare la percentuale a carico dello Stato del contributo destinato alla riqualificazione edilizia. L'agevolazione potrebbe essere ri-allargata anche alle piccole case unifamiliari. Serviranno però risorse: un’impresa non facile, visto che l’attenzione principale sarà riservata all’energia

Superbonus al centro di discussioni. Secondo Il Sole 24 Ore, nella prossima legge di bilancio è probabile che la percentuale del contributo a carico dello Stato scenda dal 110 al 100%, con conseguente modificazione della platea. Infatti, la maggioranza discute se riaprire le porte dell’aiuto fiscale anche alle abitazioni unifamiliari, a patto che siano utilizzate come prima casa da proprietari entro una certa soglia di reddito
GUARDA IL VIDEO: Superbonus, le novità sulla cessione del credito
IN SALVO LA FINANZA PUBBLICA – Il primo obiettivo del nuovo ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti è quello di mettere in sicurezza i conti da impatti troppo pesanti determinati dalla corsa all’incentivo, che ha già messo insieme oltre 51 miliardi di interventi ammessi a detrazione, mentre per il 2023-2028 il bilancio pubblico ne mette a disposizione quasi 20 in meno. Va però evitato il contraccolpo politico nel mondo dei proprietari immobiliari, che sono da sempre al centro delle attenzioni del centrodestra
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
IN VIA DI DEFINIZIONE – Da stabilire ancora aliquote e limiti di reddito, ma l’assetto finale dipenderà dal quadro complessivo delle risorse a disposizione, visto che l’attenzione maggiore sarà riservata a parare i colpi dell’inflazione su famiglie e imprese, a cui saranno destinati i tre quarti degli sforzi finanziari. Tutto il resto delle misure dovrà farsi largo nello spazio residuo, che, peraltro, nelle intenzioni di Palazzo Chigi e Mef non sarà finanziato dal deficit aggiuntivo riservato al contrasto al caro energia
Superbonus e bonus casa, la cessione del credito costa di più: conviene?
UNA SPINTA AL MERCATO - Restano da chiarire, poi, le modalità di un eventuale nuovo intervento per rilanciare il mercato delle cessioni dei crediti, che nonostante gli ultimi correttivi introdotti dal decreto Aiuti-bis resta alle prese con le difficoltà legate al meccanismo della responsabilità, come confermato anche dalle ultime sentenze della Cassazione penale che hanno ribadito la legittimità del sequestro del credito falso anche in capo a cessionari che non hanno in alcun modo partecipato alla frode
Bonus edilizi e per la casa: quando scadono le agevolazioni in vigore
L’ASSIST DALL’UE – La maggioranza sa bene che due sono le variabili che possono cambiare lo scenario in materia di energia, e quindi la Legge di Bilancio e anche il Superbonus. La prima incognita riguarda la capacità effettiva di tradurre in pratica l’intesa di massima raggiunta in sede europea sul corridoio dinamico dei prezzi del gas. Se l’ombrello comunitario si rivelerà efficace si potrà trovare il modo di ripensare il meccanismo degli aiuti, specie per i piccoli esercizi commerciali, mentre il credito d’imposta resta più adatto per le imprese medie e grandi
Superbonus, correzione comunicazione errata: come e quando inviarla
UNA TANTUM SUGLI EXTRAPROFITTI – Secondo il governo, l’altra variabile da tenere in considerazione è rappresentata dalla riscrittura della tassa una tantum sugli extraprofitti delle imprese energetica. La revisione deve tenere conto anche delle ultime evoluzioni delle regole Ue sugli aiuti di Stato, che al momento lasciano pochi margini per garantire somme vicine ai 10 miliardi attesi, abbandonando però la base imponibile del saldo Iva per passare a forme di addizionale calcolate sugli utili
Superbonus, i chiarimenti della nuova circolare dell'Agenzia Entrate
IL REDDITO DI CITTADINANZA - Sempre in fatto di coperture, poi, sarà importante definire la profondità della riforma ipotizzata sul reddito di cittadinanza, e rilanciata nei giorni scorsi in particolare dal leader della Lega Matteo Salvini, che punta a ricavare da lì almeno un miliardo da destinare alla flessibilità in uscita per le pensioni
Reddito di cittadinanza, il contratto dei navigator non sarà prorogato
IL PARERE DI BANKITALIA - Sulla necessità di abbassare l’aliquota della detrazione si è espressa anche Bankitalia, che nello studio “Costs and benefits of the green transition envisaged in the Italian NRRP. An evaluation using the Social Cost of Carbon” ha sentenziato che il Superbonus costa troppo e ha immaginato un’aliquota al 40%. Queste idee dovranno ora essere tradotte in pratica nel primo provvedimento utile, che con molta probabilità sarà il disegno di legge di bilancio per il 2023

L’EFFETTO MOLTIPLICATIVO - Il nuovo Superbonus dovrà fare i conti con le risorse disponibili, ma per gli addetti ai lavori ha rappresentato una boccata di ossigeno dopo la pandemia. “Da gennaio a settembre 2022 la spesa per Superbonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro, superando l’intera spesa del 2021. Un simile livello, concentrato in un arco temporale piuttosto contenuto, riesce a generare effetti moltiplicativi particolarmente consistenti”, ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri
Superbonus 110%, ecco cosa potrebbe cambiare con il governo Meloni