
Bonus ristrutturazioni edilizie, la guida aggiornata dell'Agenzia delle Entrate
È stato pubblicato l’aggiornamento di ottobre con cui l’AE chiarisce come richiedere correttamente i benefici fiscali. Tra le novità ci sono la proroga della maggiore detrazione Irpef, cessione del credito o sconto in fattura, la nuova agevolazione per l’eliminazione di barriere architettoniche

L’Agenzia delle Entrate, dopo aver pubblicato la guida sul bonus facciate, ha provveduto ad aggiornare la guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali“, con le novità relative a ottobre 2022. L’edizione della guida aggiornata inserisce le modifiche arrivate dalla Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) che ha prorogato il bonus fiscale di cui all'art. 16-bis del d.P.R. n. 917/1986 fino al 31 dicembre 2024
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L’ultimo provvedimento, come detto, ha prorogato al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della detrazione Irpef al 50% con il limite massimo di spesa fissato a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. A partire dall’1 gennaio 2025 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro
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La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, spiega l’Agenzia delle Entrate. È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati
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In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile
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Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve comunque calcolare la detrazione su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione (comprensivo di Iva). Anche questa detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo
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I beneficiari della detrazione possono optare, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione: per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi (il cosiddetto sconto in fattura) oppure per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante

La legge non prevede l’ulteriore cessione del credito, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di: banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto all'articolo 106 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (indicati nel decreto legislativo n. 385/1993), società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del predetto Testo unico, imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia ai sensi del decreto legislativo n. 209/2005

Le banche o le società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del decreto legislativo n. 385/1993, possono sempre effettuare la cessione a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti (cioè diversi dalle persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta), che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa o con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione per il correntista

La nuova guida è strutturata in capitoli che prendono in considerazione anche altri bonus fiscali a tempo previsti dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), come il superbonus 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico e il bonus 75% per l'eliminazione delle barriere architettoniche

Un intero capitolo della guida è dedicato alla nuova detrazione del 75% per realizzare interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti, valida solo per le spese sostenute nell’anno 2022. Si tratta di una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo
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