
Tfr, quali sono i rischi e le opportunità di trasferirlo in un fondo pensione?
La scelta del lavoratore sulla destinazione del proprio trattamento di fine rapporto è importante ma spesso mancano gli strumenti finanziari per decidere. Decidere di non lasciarlo in azienda può essere infatti conveniente dal punto di vista fiscale e del rendimento ma implica maggiori rischi: ecco come orientarsi

Per molti italiani il dubbio è: trasferire il Tfr in un fondo pensione conviene? La scelta non è banale, considerando che può portare a risultati diversi lasciarlo in azienda o spostarlo in un fondo pensione, anche per decine di migliaia di euro. Una decisione che spetta in toto al lavoratore, come prevede la normativa italiana. Le variabili in gioco però sono tante e spesso chi decide non ha gli strumenti finanziari per capire anche a causa delle carenze del sistema scolastico e informativo
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LA DEFINIZIONE – Rischi e variabili sono numerosi e in questo modo si rischia di mettere in pericolo una parte di quanto accumulato in azienda. Tfr è l’acronimo di “Trattamento di Fine Rapporto”: è nato il 29 maggio 1982, quando è stata promulgata la legge n. 297 che ha disciplinato la materia e riformato la normativa precedente, mai toccata fino ad allora nella storia dell'Italia repubblicana
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LA LEGGE PRECEDENTE - Fino a quel momento era stata in vigore una legge mussoliniana (la “Carta del lavoro”), emanata nel 1927, che aveva istituto il diritto dei lavoratori ad ottenere, in caso di licenziamento senza colpa o di morte, un’indennità proporzionale agli anni di impiego effettivamente svolti e calcolata sull’ultima mensilità
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IL CALCOLO - Per quanto riguarda il calcolo Tfr, una percentuale del reddito lordo annuo del lavoratore deve essere accantonata dall’azienda, compreso un contributo obbligatorio al Fondo di Garanzia Nazionale gestito dall’Inps. L'ente pensionistico subentra all’azienda nel caso in cui questa non sia più in grado di dare al lavoratore quanto gli spetta. Un'eventualità, questa, che si verifica non così di rado
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IL PUNTO - Perciò è garantito che tutti i lavoratori devono ricevere il Tfr e che il capitale così accumulato anno per anno, se lasciato in azienda, si deve rivalutare secondo parametri ben precisi. Inoltre, in caso di necessità, è possibile richiederne una parte anticipatamente. In questo senso il ministero dell’Economia ha allungato la scadenza dell’Accordo quadro per l’anticipo del Tfr-Tfs prevista per lo scorso 30 giugno 2022 fino al 30 giugno 2024 tramite decreto. L’importo massimo ottenibile è di 45 mila euro
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LE CONDIZIONI - Sarà possibile chiederlo se si è prestato servizio negli ultimi otto anni per la stessa azienda. L’ammontare massimo corrisponderà al 70% dell’importo maturato, che può diventare del 75% qualora il Tfr sia depositato in un Fondo pensione con una motivazione ben precisa e ammessa dal datore di lavoro. Sono cause accettabili i problemi di salute propri o di un familiare, l’acquisto di un immobile per un figlio, il riscatto di una casa occupata, la ristrutturazione di un’abitazione che dovrà diventare prima casa

LA RIVALUTAZIONE - Investire le stesse somme in fondi pensione potrebbe rendere molto di più. Perché? Intanto per una significativa differenza di trattamento fiscale, che già di per sé può incidere come minimo tra 7 e 14 punti percentuali sul risultato finale. Poi perché i fondi pensione investono i soldi dei lavoratori in titoli quotati in Borsa (obbligazioni, azioni o entrambi), pur con un certo grado di rischio legato ad esempio al rating dei bond o all'andamento dei mercati finanziari

LE STRADE POSSBILI - Se si opta per un fondo pensione, la scelta della destinazione del proprio Tfr è irreversibile e può essere di due tipi: espressa, se il lavoratore comunica all’azienda la propria volontà di devolvere i ratei a un determinato Fondo; tacita, se il lavoratore, entro sei mesi dall’instaurazione del rapporto, non fornisce alcuna indicazione. In questo caso, le somme maturate a tale titolo vengono automaticamente devolute al fondo istituito dal contratto collettivo applicato nella ditta