
Consumi, quasi 2.000 euro annui per energia, gas e carburanti: spese mai così alte. I DATI
L’Ufficio Studi di Confcommercio ha rilevato che su un totale consumi all'anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate (43% del totale, mai così alte) se ne vanno 8.154 euro (+152 euro rispetto al 2021). La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro) ma il contributo maggiore all'incremento viene da energia, gas e carburanti (1.854 euro)

Le spese obbligate hanno raggiunto il 43% del totale dei consumi annui pro capite (oltre 19mila euro). Un aumento di 152 euro rispetto allo scorso anno, che porta il totale dei costi inevitabili a 8.154 euro a persona, un record. L’aumento principale viene da energia, gas e carburanti, per cui ogni italiano spende 1.854 euro l’anno, che incidono sul totale dei consumi per il 9,7%. Lo spiega l'Ufficio Studi di Confcommercio
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La quota di spesa principale rimane come sempre la casa: la voce abitazione segna una spesa annua a persona di 4.713 euro tra affitti, manutenzione, energia, acqua e smaltimento rifiuti. Le spese per la casa oggi rappresentano quasi un quarto del totale delle spese obbligate: nel 1995, all’abitazione veniva destinato il 18% dei consumi a valore
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Questo aumento avrà l'effetto di comprimere la spesa su molte aree delle spese libere con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e prospettico: “Il desiderio di ritorno alla normalità - spiega Confcommercio - sta sostenendo, in questa prima parte dell'anno, i consumi delle famiglie con comparti come il turismo e il tempo libero in forte recupero”
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La crescita delle spese potrebbe aggravare la condizione dei settori che ancora stentano a riprendersi, come l'automotive e l'abbigliamento. “Nel complesso il quadro rischia un forte rallentamento, soprattutto dopo l'estate, a causa dell'impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell'inflazione (prevista intorno al 7% nel 2022) e delle spese obbligate”
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In generale, l’incidenza delle spese obbligate sui consumi ha raggiunto percentuali massime, registrando un incremento di 6,3 punti percentuali dal 1995 a oggi
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L'aggiornamento al 2022 dei consumi delle famiglie tra spese obbligate e spese commercializzabili, pur continuando ad essere influenzato da quanto accaduto dalla primavera del 2020, risente in misura significativa della ripresa dell'inflazione, che colpisce in modo profondamente eterogeneo le varie categorie di spesa
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“Rispetto a un valore strutturale del 39-40%”, affermano da Confcommercio, “lo scarto attualmente registrato (+3%) nelle spese obbligate è abnorme. Questa differenza può essere attribuita per la metà - circa 1,5 punti percentuali – all’aumento del costo di elettricità, luce e gas”

Più modesti appaiono i movimenti del complesso dell'area destinata alle spese per la salute e alle altre spese obbligate. Per converso, nel 2022, rispetto al 2019, si riassorbono quasi del tutto le oscillazioni sui beni commercializzabili, mentre i servizi devono ancora ritrovare un valore di equilibrio