
L'esecutivo punta a dare ulteriori sostegni economici alle aziende italiane. Previste misure per assicurare liquidità alle imprese colpite dalla crisi ucraina, per fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione e per assicurare produttività e attrazione degli investimenti

Il dl aiuti ed energia, approvato dal Consiglio dei ministri, punta a dare ulteriori sostegni economici al mondo del lavoro e alle famiglie, con interventi contro i rincari di bollette, carburanti e la crisi energetica. Ecco, nel dettaglio, tutte le misure che riguardano le imprese
GUARDA IL VIDEO: Chi paga i 14 miliardi del Decreto Aiuti: lo Skywall
IMPRESE ENERGIVORE - Il decreto aiuti ed energia contiene una serie di agevolazioni a favore delle imprese con elevati consumi di gas. Viene, per quest’ultime, innalzato il tax credit dal 20 al 25% e viene elevata allo stesso livello anche l’agevolazione prevista per tutte le altre imprese non gasivore, ma comunque caratterizzate da incidenza di oneri significativa su tali approvvigionamenti
TUTTE LE MISURE DEL DECRETO
Inoltre viene elevato dal 12% al 15% anche il credito d’imposta relativo alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kilowatt, diverse dagli energivori
Cascata di bonus per le famiglie
AZIENDE CON FORTI INTERSCAMBI CON AREE DI GUERRA - Arriva anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto alle aziende con forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia)
Bonus sociale, lo sconto nelle bollette di luce e gas diventa retroattivo: come funziona
Le imprese beneficiare potranno ricevere contributi a fondo perduto fino a 400 mila euro se negli ultimi due bilanci depositati almeno il 20% del fatturato è collegato a operazioni commerciali, compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con l'Ucraina, la Federazione russa e la Bielorussia. Devono aver subito nel corso dell’ultimo trimestre un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019
IL COMUNICATO STAMPA DEL MISE
IMPRESE CON INVESTIMENTI IN PRODUZIONI STRATEGICHE - Avranno invece una 'corsia rapida’, grazie a una serie di semplificazioni, le aziende che effettueranno investimenti oltre i 50 milioni di euro in produzioni strategiche

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI ESTERI - Stanziati 5 milioni di euro all’anno per favorire l'attrazione di investimenti esteri e la rilocalizzazione delle imprese (reshoring) in Italia e in Europa prevedendo anche la creazione di sportelli unici che accompagnino e supportino gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla concreta realizzazione dell’investimento

FONDO IPCEI - Rifinanziato il fondo IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) di 200 milioni nel 2023 e 150 milioni nel 2024 per sostenere le attività svolte in Italia nei settori della microelettronica, delle batterie, dell’idrogeno, del cloud e della salute

INDUSTRIA 4.0 - Incremento del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0, nello specifico l’aliquota sale dal 20 al 50% fino al 31 dicembre 2022 o 30 giugno 2023 se è stato effettuato un pagamento in acconto pari almeno al 20% del valore dei beni

APPALTI PUBBLICI - Il Governo interviene anche per far fronte alle difficoltà delle imprese che hanno preso appalti pubblici e che si trovano ad affrontare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Vengono quindi adeguati i prezzi nei contratti d’appalto - per riflettere l’aumento dei costi - e sono coperti fino al 90% del rincaro