
Caro energia, dalle accise all'Iva: le misure sul tavolo del governo
Il tema sarà al centro del Consiglio dei ministri previsto in settimana. Aumenta il pressing dei partiti per trovare risposte rapide e concrete ai rincari che stanno toccando tutto il comparto energetico, dall'elettricità ai prezzi record di benzina e diesel. Ecco a cosa sta lavorando Palazzo Chigi

Cresce il pressing dei partiti sul governo per trovare soluzioni rapide e concrete ai rincari energetici. Il tema torna sul tavolo del Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi in settimana. “Adotteremo provvedimenti importanti per famiglie e imprese sul costo dell’energia, delle bollette e della benzina. Il momento è difficile e i grandi Paesi si vedono in questi momenti". A dirlo è il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta
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Da un lato si tenta di arginare i rincari record dei carburanti – ad esempio intervenendo sull’accisa e sull’Iva - dall’altro si vuole intervenire sull’aumento dei prezzi di luce e gas, rimodulando la normativa sul bonus sociale e pensando a nuove forme di pagamenti rateizzati. Sono mesi ormai che i costi energetici continuano a salire per la crisi inflazionastica scoppiata negli ultimi mesi 2021, poi peggiorata dalla guerra tra Russia e Ucraina
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Più voci chiedono che a intervenire non sia solo il governo ma tutta l’Europa. Sempre Brunetta sottolinea come Bruxelles dovrebbe fare un passo avanti, “diventare non solo un insieme di progetti, ma anche un soggetto politico forte nel campo della difesa e dell'energia". Si chiede alle istituzioni europee di lavorare a un pacchetto di aiuti che ricalchi il Next Generation Europeo, “un grande investimento per dotare il continente di autonomia energetica e nel campo della difesa, per essere produttore di pace”, conclude Brunetta
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È anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Amendola (in foto) a chiarire che si punta a un intervento omogeneo a livello europeo, soprattutto per quanto riguarda il gas, importato in larghissima parte dalla Russia. “Abbiamo dato mandato alla Commissione europea di lavorare nelle prossime settimane su un meccanismo per il controllo del prezzo del gas”, ha detto Amendola. La data a cui guardare potrebbe essere quella del 24 marzo, in occasione del prossimo Consiglio europeo
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Per quanto riguarda il gas, a farsi portavoce della strategia del governo italiano è il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani (in foto) che, in un’intervista a Sky TG24, ha definito “fondamentale” l’aiuto di Bruxelles nel mettere un argine ai costi energetici “oltre il quale gli operatori europei non possano andare”
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Per l’Italia, dice sempre Cingolani, nel breve periodo sarà importante riuscire a diversificare la produzione energetica e diventare meno dipendenti dal gas russo, oltre che garantire “2,5 miliardi di metri cubi di gas in più” da offrire a prezzo controllato alle piccole e medie imprese che hanno il più alto bisogno di gas

Si ipotizza per le aziende un aumento del credito d’imposta fino al 50%, oppure aiuti alle imprese più in difficoltà attraverso il fondo di garanzia a sostegno del credito. Sul fronte delle famiglie, si pensa a ridisegnare il perimetro della platea destinataria del bonus sociale per le bollette di luce e gas, con tetto Isee oggi fissato a 8.265 euro oppure a 20mila euro se si hanno almeno 4 figli a carico

C’è poi in campo l’ipotesi di tassare gli extra profitti delle società elettriche. Idea che piace al premier Mario Draghi e a cui sta pensando anche la Commissione europea. Si stima che la misura potrebbe portare un gettito di 200 miliardi di euro

Cruciale è poi la partita sul carburante, con diesel e benzina che - secondo la rilevazione di Quotidiano Energia del 14 marzo - al servito sono arrivati rispettivamente a 2,3 e 2,18 euro al litro, su media nazionale. I rapidi rincari hanno messo in agitazione importanti settori per l’economia italiana, come i pescatori e gli autotrasportatori, che lamentano costi insostenibili per poter garantirsi un profitto

Anche su questo punto è intervenuto il ministro Cingolani che si dice stupito di quanto sta succedendo, parlando di “una spirale speculativa in cui guadagnano in pochi”, ipotizzando una “colossale truffa a danno di imprese e cittadini”. L’aumento dei prezzi in questo momento non sarebbe giustificato, perché i rifornimenti degli operatori commerciali sono stati fatti prima che la guerra tra Russia e Ucraina scoppiasse, e quindi prima che il prezzo dei carburanti esplodesse verso l’alto

Dal centrodestra arriva la proposta di spingere ad esempio sul taglio dell’accisa che, insieme all’Iva, peserebbe per il 64% del prezzo finale del carburante. Nell’area della sinistra si chiede invece di progettare azioni veloci contro le compagnie petrolifere e comunque – come ha detto il segretario Pd Enrico Letta – intervenire a “gamba tesa”

Alla luce dei rincari sul carburante, il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure italiane per indagare sulle possibili speculazioni a danno dei consumatori di cui ha parlato Cingolani. Gli uffici giudiziari di Roma, ad esempio, hanno già aperto un fascicolo d’indagine in quest’ottica

Come reperire i fondi necessari agli interventi su gas e carburanti, aspettando che l’Unione europea si presenti con un piano? Per i partiti – lo chiedono i Cinque Stelle, lo lascia intendere il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti – la strada porterebbe inevitabilmente allo scostamento di bilancio. Il governo non sarebbe però intenzionato a mettere mano al deficit almeno fino alla presentazione del Documento di Economia e Finanza, che dovrebbe arrivare entro fine mese

Per il momento i fondi arrivareanno dall'extragettito Iva, 200 milioni a marzo secondo i calcoli di Assopetroli, che proiettato su tutto l'anno potrebbe portare fino a 2 miliardi. Per il grosso degli aiuti, sopratutto per le attività economiche esposte anche ai rincari delle materie prime, bisognerà comunque aspettare che si definisca la cornice europea: non solo le decisioni del prossimo Consiglio Ue, ma anche il via libera al temporary framework sugli aiuti di Stato sul modello di quelli previsti per la pandemia