
Auto, fondi fino al 2030 e incentivi per elettriche e ibride: cosa sappiamo
Nell’ultimo maxidecreto varato dal governo ci sono anche provvedimenti per sostenere l’automotive, che deve affrontare non solo la transizione ecologica ma anche la carenza dei microchip. Stanziati un miliardo all'anno per 8 anni, Giorgetti annuncia un decreto incentivi per l'acquisto di auto ecologicamente compatibili

Nel nuovo maxidecreto varato dal governo per arginare, fra l’altro, gli aumenti delle bollette, sono stati inseriti anche provvedimenti per sostenere l’automotive, uno dei settori che più sta soffrendo dell'accelerazione sulla transizione ecologica, dovendo fare i conti anche con la carenza dei microchip
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Da qui lo stanziamento deciso dal governo: 1 miliardo all'anno per 8 anni, fino al 2030, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (nella foto), per aiutare il comparto e per investire sulla produzione nazionale di microprocessori, in modo da affrancare l'Italia dall'eccessiva dipendenza dalla Cina
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L'intervento per il settore automotive, ha detto Giorgetti, guarda "sia alla produzione diretta che all'indotto. È un intervento pubblico importante ma l'iniziativa privata lo è di più", e dunque l'intervento statale "serve soprattutto a convincere tutti i soggetti della filiera a investire e affrontare questa sfida con a fianco lo Stato"
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Il ministro dello Sviluppo economico si è soffermato anche sul fondo per il settore dei microprocessori: "È qualcosa - ha detto - che non fa solo riferimento alla dimensione industriale ma anche a quella strategica, all'autonomia strategica dell'Italia e dell'Europa"
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Un provvedimento che guarda a investitori "non solo stranieri ma anche già esistenti sul territorio nazionale, per investire in componenti fondamentali non solo per l'automotive ma in tantissimi altri strumenti di uso ormai quotidiano"

"Insieme al ministro Cingolani a breve intendiamo presentare un decreto incentivi per l'acquisto di auto ecologicamente compatibili, non solo elettriche", ha annunciato poi Giorgetti. Nella fase di transizione, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico "dobbiamo considerare anche altre fonti, come l'ibrido"

L’inserimento di misure a sostegno del settore auto si è reso necessario dopo che nella Legge di Bilancio non erano stati inseriti interventi di questo tipo, e arrivano dopo un’altra serie di finanziamenti stanziati negli anni scorsi

Nel 2020 c’era stato l’incentivo per le auto ibride e termiche a basso impatto, con fascia di emissioni modificata tra 61-110 g/km e poi tra 61-135 g/km

L’anno scorso il governo ha destinato un fondo da 57 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in, poi un altro da 65 milioni di euro per ripristinare l’Ecobonus auto, il contributo introdotto nel 2019 e calcolato in base alle emissioni di CO2 attraverso una doppia fascia: tra 0 e 20 g/km (auto elettriche) e tra 21 e 60 g/km (ibride plug-in)

Con il nuovo provvedimento, si ipotizza che gran parte degli incentivi possa essere destinata agli sconti per auto da 0 a 60 grammi di CO2 per ogni km, mentre il resto dovrebbe andare alle vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi per km