
Bonus fiscali, stretta su cessione del credito: si potrà fare solo una volta
L’articolo 26 del decreto Sostegni ter prevede il blocco della cessione multipla dei crediti d’imposta e i contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli. Critiche le associazioni di categoria, contrario anche il M5S che annuncia emendamenti

Arriva una nuova stretta contro le frodi sui bonus fiscali, compresi quelli edilizi e il Superbonus: il decreto Sostegni ter prevede infatti che il credito di imposta sia cedibile una sola volta
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L’articolo 26 della bozza prevede il blocco della cessione multipla dei crediti d’imposta, contemplando, di fatto, una sola cessione da parte dell’impresa agli intermediari finanziari. E, riporta Il Sole 24 Ore, vale anche per lo sconto in fattura
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Per i crediti già oggetto di cessione al 7 febbraio si potrà procedere con una sola ulteriore cessione. I contratti che violeranno le nuove norme saranno considerati nulli
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Attualmente, come spiega l’Abi (Associazione bancaria italiana), “il credito d’imposta può essere ceduto un numero di volte illimitato a qualsiasi soggetto. Il beneficiario può cedere il suo credito all’impresa che realizza gli interventi di riqualificazione, che a sua volta può cederlo alla propria banca o ad altro soggetto”
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"L'ennesima modifica alle misure in corso, con il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e penalizzare le famiglie più bisognose. Non è così che si fermano le frodi", commenta l'Ance (Associazione nazionale costruttori edili). "Basta con i continui cambiamenti. L'incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie", dice il presidente, Gabriele Buia (nella foto)

"Giusto l'obiettivo di contrastare le frodi", sottolinea Buia, "ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato"

Non è la prima modifica in corso al funzionamento dei bonus edilizi, ricorda il Presidente Ance: "Ogni mese ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità"

Dello stesso tenore i commenti delle organizzazioni artigiane: il presidente di Confartigianato, Marco Granelli (nella foto), sottolinea come "le continue modifiche creano incertezza sul mercato con l'effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici"

“Inoltre - dice Granelli - limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di 'assorbimento' in compensazione dei crediti stessi"

E anche Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media impresa) giudica "in modo negativo l'ennesimo intervento che modifica criteri e procedure dei bonus edilizi. Le continue modifiche producono disorientamento tra le imprese ed i clienti e rischiano di paralizzare il mercato della riqualificazione edilizia"

Infine i parlamentari M5S sostengono che di fatto si "renderebbe possibile la cessione dei crediti di imposta ai soli intermediari finanziari, in pratica le banche”. Chiedono che la norma sia "radicalmente rivista", riproponendo "l'implementazione di una piattaforma informatica di cessione e certificazione dei crediti d'imposta" e dicendosi pronti a presentare emendamenti