
Assegno unico, per avere l'intera somma entrambi i genitori devono completare la domanda
Il presidente dell’Inps Tridico ha chiarito alcuni aspetti su come fare domanda per ottenere la misura che da marzo 2022 sostituirà le detrazioni in busta paga e i bonus per le famiglie. Il rischio per i genitori separati è di non poterne usufruire pienamente

Durante un'audizione alla commissione Affari sociali della Camera, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico è tornato a parlare dell’assegno unico per i figli, il contributo destinato a tutti i genitori, dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno d’età di ciascun figlio. Ci sono alcune novità importanti
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Innanzitutto, Tridico ha detto che entrambi i genitori dovranno fare domanda per usufruire del contributo. "Un genitore si collegherà, farà la propria domanda e riceverà soltanto il 50%”, ha spiegato. “L'altro genitore riceverà un sms e potrà inserire il suo dato per ricevere il 50% o dire di versare il 100% interamente al genitore richiedente"
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Se questo non avviene, “il primo genitore, ovvero il richiedente, riceverà solo il 50%”, ha chiarito il presidente dell’Inps. Uno scenario che potrebbe penalizzare i figli di genitori separati o divorziati
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Tridico ha poi sottolineato che le famiglie riceveranno 50 euro per figlio anche senza presentare l’Isee. “Probabilmente molti cittadini non lo faranno, anche perché reputano di non dover dare all'istituto i propri dati sulle ricchezze”, ha messo in conto, specificando che quella è la soglia minima del contributo
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L’importo dell’assegno unico varia infatti da un minimo di 50 a un massimo di 175 euro mensili per ciascun figlio ed è inversamente proporzionale al reddito della famiglia. La somma massima spetta a chi ha un Isee pari o inferiore a 15mila euro e scende a 85 euro mensili per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni
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Per la misura sono stati stanziati 18,2 miliardi di euro. “Da marzo si parte con risorse complessive pari a 12,2 miliardi per il 2022 cui si aggiungono 6 miliardi a regime dal 2023”, ha specificato Tridico, aggiungendo: “Si stima che ci siano 11 milioni di figli, e quindi 11 milioni di assegni che verranno dati"

Sarà possibile fare domanda a partire da gennaio 2022, entrando nell’area apposita del sito dell'Inps con Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns) e pin. In alternativa, ci si può rivolgere a Caf o patronati

L'assegno sarà erogato anche ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi. Tra i requisiti ci sono anche la residenza in Italia "da almeno due anni, anche non continuativi" oppure la titolarità "di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale". Necessari anche il domicilio e il pagamento delle tasse in Italia

"Oggi i cittadini che fanno l'Isee sono circa 7-7,5 milioni. Per l'assegno unico ce ne aspettiamo 1-1,5 milioni in più", ha detto Tridico sottolineando l’importanza di questo strumento anche per combattere l’evasione. “L'Isee nel nostro Paese è una misura di grande importanza, molto significativa, che consente di redistribuire le risorse che il governo mette a disposizione secondo criteri di equità”, ha concluso