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L’Italia ha il tasso di matrimoni più basso dell’Ue, ma divorzi nella media
Dai numeri Eurostat emerge che gli italiani si sposano di meno rispetto agli altri europei, ma sono nella media per quanto riguarda i divorzi. Il Paese in cui si registra il maggior numero di matrimoni rispetto alla popolazione è Cipro. In tutta l’Unione, comunque, la tendenza a lungo termine mostra che il numero di nozze sta calando, mentre il numero di addii è in aumento. I DATI

Meno matrimoni rispetto agli altri europei, ma divorzi nella media dell’Unione. È questa la fotografia dell’Italia che emerge dai dati dell'ufficio statistico dell'Unione europea, che fornisce un quadro dettagliato - Paese per Paese - sulla nuzialità negli anni passati
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Gli italiani, quindi, si sposano di meno rispetto agli altri europei, ma sono nella media per quanto riguarda i divorzi. Eurostat, comunque, precisa che la tendenza a lungo termine nell'Unione europea mostra che il numero di matrimoni sta calando, mentre il numero di divorzi è in aumento
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Nel 2019 l'Italia ha registrato il tasso di matrimonio più basso nell'Unione, pari a circa 3 matrimoni per mille abitanti (3,1)
I dati Eurostat%20fotogramma.jpg?im=Resize,width=335)
Poco sopra l’Italia ci sono Portogallo e Slovenia (entrambi 3,2) e poi Francia, Spagna, Lussemburgo (tutti 3,5). Nel 2018 in Italia il tasso era pari a 3,2
Gli ultimi dati Istat sui matrimoni in Italia%20fotogramma.jpg?im=Resize,width=335)
Il Paese dell'Unione europea dove si registra il maggior numero di matrimoni rispetto alla popolazione è l'isola di Cipro: la percentuale è pari a 8,9 per mille persone
Italia: tasso matrimoni più basso in Ue, divorzi nella media. VIDEO%20fotogramma.jpg?im=Resize,width=335)
Seguono Lituania (7), Lettonia e Ungheria (entrambe a 6,7), Romania (6,6), Slovacchia (5,4), Danimarca e Malta (5,3)
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Ma la tendenza generale nell'Unione a 27 - secondo quanto riporta Eurostat - è quella di un calo generale della nuzialità. Dal 1964, il tasso di matrimoni è diminuito: si va da 8 per mille persone registrato a metà degli anni Sessanta, al 4,3 del 2019

Altro dato significativo è l'aumento del numero di divorzi, più che raddoppiato, che è passato da 0,8 per mille persone nel 1964 all'1,8 sempre nel 2019

Tra i 27 Paesi Ue, il numero più basso di divorzi è stato registrato a Malta e in Irlanda (0,7 divorzi ogni mille persone). Poi Slovenia (1,2), Italia (1,4) e Croazia (1,5)

Al contrario, i tassi di divorzio più elevati sono stati rilevati in Lettonia, Lituania e Lussemburgo (pari a 3,1 divorzi per mille persone), Cipro (2,6) e Svezia (2,5)

Le cause del calo di matrimoni in Italia possono essere tante. Se si prendono in esame i più recenti dati Istat, divulgati a febbraio di quest'anno, si evince che nel primo semestre 2020 si è registrato un crollo nei matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi e che a incidere pesantemente sulle relazioni sentimentali è stata la pandemia da coronavirus

Nel report Istat il vero crollo si è delineato nel secondo trimestre per via delle restrizioni imposte sulla celebrazione dei matrimoni religiosi. Ma il calo dei primi matrimoni sarebbe anche da porre in relazione in parte con la progressiva diffusione delle libere unioni (convivenze more uxorio)