
Bonus casa, dal Superbonus ai mobili: tutte le novità per le ristrutturazioni
Il testo della legge di Bilancio è stato approvato dal CdM e ora dovrà passare il vaglio del Parlamento, con possibili ulteriori modifiche. L’agevolazione al 110% è stata prorogata con diversi cambiamenti strutturali. Le altre misure sono state quasi tutte depotenziate al momento. Ecco cosa c’è da sapere

Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera alla manovra, che contiene anche una sezione dedicata ai bonus per la casa. Il testo però è ora atteso dal passaggio in Parlamento, dove si prospettano ulteriori limature e modifiche. La linea di base è che più o meno tutte le agevolazioni sono destinate ad essere depotenziate
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STOP A SCONTO IN FATTURA E CESSIONE CREDITO - Innanzitutto non è stato confermato il rinnovo della possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito (l’unica eccezione è per i lavori interessati dal Superbonus). Ma ecco nel dettaglio come cambieranno le varie misure
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SUPERBONUS UNIFAMILIARI - Per quanto riguarda le case indipendenti (le unifamiliari), l’agevolazione del 110% scadrà il 30 giugno 2022
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C’è una proroga ulteriore fino al 31 dicembre 2022 sono per le abitazioni che rispettino una di queste due condizioni: la Cila (Comunicazione inizio lavori) o le comunicazioni relative a opere di demolizione e ricostruzione sono state presentate in Comune entro il 30 settembre 2021, oppure si tratta della prima casa di un proprietario con Isee inferiore a 25mila euro
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SUPERBONUS CONDOMINI - Invece per i condomìni, l’agevolazione al 110% resta in vigore fino al 31 dicembre 2023. Poi andrà a scalare: nel 2024 l’aliquota scenderà al 70%, mentre nel 2025 scenderà al 65%
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SUPERBONUS CASE POPOLARI E COOPERATIVE - Infine per quanto riguarda immobili di istituti autonomi delle case popolari e soggetti assimilabili per la loro finalità sociale (incluse le cooperative) si considera il termine del 31 dicembre 2023 ma solamente nel caso che entro il 30 giugno dello stesso anno sia stato ultimato almeno il 60% dei lavori

È importante ricordare che per i lavori relativi al Superbonus sarà ancora possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura, al contrario di altre tipologie di bonus
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BONUS FACCIATE - La detrazione finora al 90% con ammortamento in 10 anni è stata ridimensionata: si passa al 60%, solo per il 2022. Ed è stata tolta la possibilità di cessione del credito

BONUS RISTRUTTURAZIONE, SISMABONUS, ECOBONUS E BONUS VERDE - Tutti questi bonus restano in vigore: bonus ristrutturazione, sismabonus “standard”, ecobonus “standard” e bonus verde sono stati riconfermati fino al 2024, tutti senza la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura

BONUS MOBILI - Anche il bonus mobili è stato prorogato fino al 2024. C’è però una novità al ribasso: si passa dal tetto di 16mila euro del 2021 a 5mila euro massimo per i 2022