Bonus 2022, tutti gli incentivi previsti nella nuova Legge di bilancio
La scadenza di molte agevolazioni è fissata al 31 dicembre 2021, a meno che non vengano prorogati nella prossima manovra. Dal Documento programmatico di bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri e trasmesso a Bruxelles, sono già emerse alcune anticipazioni. Ecco cosa sappiamo
Il Consiglio dei ministri ha messo a punto il Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviato a Bruxelles, che contiene l'ossatura della prossima Legge di bilancio da 23 miliardi. Iniziano quindi a delinearsi gli elementi principali della prossima manovra
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C'è grande attesa soprattutto per il pacchetto di bonus che riguardano la casa. La scadenza di molti incentivi e agevolazioni è fissata al 31 dicembre 2021, a meno che non vengano prorogati nella prossima Legge di bilancio. Dal Dpb sono già emerse alcune misure che verranno rifinanziate e altre che invece si esauriranno. Ecco cosa sappiamo fino ad ora
Casa, dai bonus 2021 a tasse e catasto fino alle città più care: quello che c'è da sapere
SUPERBONUS - Il Superbonus è stato esteso fino al 2023. È la detrazione del 110% delle spese sostenute. Comprende numerose possibilità di intervento, tra cui lavori di efficientamento energetico, realizzazione cappotto termico, installazione impianti fotovoltaici, strutture per ricarica di veicoli elettrici e molti altri
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La proroga però è stata limitata ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari (o equivalenti). Saranno escluse le villette, gli edifici unifamiliari e quelli composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate: queste potranno godere del beneficio soltanto fino al 2022
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ECOBONUS - Prorogata anche la misura dell’ecobonus in cui rientrano tutti i lavori finalizzati al miglioramento energetico della casa. Lo sconto è del 65% (e in alcuni casi può salire fino al 75%). Nella detrazione rientrano sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali
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BONUS RISTRUTTURAZIONI - Segue il bonus ristrutturazione, che sarà attivo fino al 2024. Si tratta di una detrazione del 50% da godere in dieci quote annuali di importo pari. Si può richiedere l'incentivo in caso di lavori di rifacimento dei bagni, rifacimento degli impianti, eliminazione delle barriere architettoniche. Secondo il Dpb, con la manovra arriverà la proroga anche "del sismabonus e del bonus verde"
Bonus facciate verso addio
BONUS MOBILI - Il "bonus mobili" è una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (di classe A+ o superiore), destinati a un immobile in ristrutturazione. Anche questa misura sarà prorogata per il prossimo anno. L’agevolazione vale per una spesa massima di 16mila euro, con il risparmio che può raggiungere gli 8mila euro. Vi rientrano elettrodomestici e mobili come tavoli, materassi, lampadari, sedie, divani, letti
BONUS TV - Rifinanziati anche i bonus tv e decoder. Il bonus per la rottamazione di un vecchio dispositivo consiste in uno sconto del 20% sul prezzo d'acquisto fino a un importo massimo di 100 euro senza limiti Isee
BONUS DECODER - Il bonus decoder ha un valore fino a 30 euro ed è destinato esclusivamente ai cittadini appartenenti a un nucleo familiare con un Isee non superiore ai 20.000 euro. Le due misure sono cumulabili
BONUS CASA UNDER 36 - Il bonus casa per gli under 36 (con Isee fino a 40.000 euro) dovrebbe valere fino a fine 2022. La misura viene citata nella tabella del Dpb sulle politiche della famiglia, a cui sono destinati 400 milioni. I fondi, si legge, servono anche per le "garanzie e le esenzioni di imposte per facilitare l'acquisto della prima casa, in particolare per i giovani". Oggi il bonus vale per gli acquisti fino a giugno 2022 e cancella imposta di registro, ipotecaria e catastale, concedendo un credito d'imposta in caso di acquisto soggetto a Iva
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STOP AL BONUS FACCIATE - Sembra invece che il bonus facciate si esaurirà nel 2021. Si tratta di una detrazione Irpef del 90% che spetta a chi fa spese per il rifacimento della parte esterna della propria casa, compresa la tinteggiatura o pulitura. Dal 1° gennaio tornerà al 50%, a meno che il governo non decida di cambiare idea nella manovra
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