Bonus facciate verso l’addio, niente proroga: ecco cosa cambia dal 2022
Nel Documento programmatico di bilancio arrivano dei chiarimenti sui bonus edilizi. Sembra destinato a saltare il bonus per il rifacimento delle facciate, nonostante da più parti ci siano pressioni per confermare la misura: consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti e per ora scade il 31 dicembre 2021. Poi questi lavori potrebbero rientrare negli sconti del 50% per le ristrutturazioni. La discussione è ancora in corso
Il governo riordina le detrazioni sugli interventi edilizi attualmente in vigore e, mentre la manovra prende forma, nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) arrivano dei chiarimenti sui bonus edilizi. Chiarimenti su cui ancora si discute e che poi, però, dovranno essere confermati nella Legge di bilancio, che sarà all’esame dell’esecutivo la prossima settimana
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Per ora, scompare il bonus per il rifacimento delle facciate: nessuna proroga in vista per il 2022, sembra quindi destinato a saltare. Anche se da più parti arrivano pressioni per confermare la misura e di sicuro sarà a centro di trattative nei prossimi giorni
Cdm approva Documento programmatico di bilancio: le misure
Il Mef ha comunque deciso di non rinnovare così come sono tutti i bonus edilizi. Il primo a farne le spese dovrebbe essere proprio il bonus facciate, che per ora scade il 31 dicembre 2021
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L’agevolazione fiscale, come spiega l’Agenzia delle Entrate, “consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali”
Le informazioni sul sito dell'Agenzia delle Entrate
Sono ammessi solo “gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico”
Bonus facciate anche per le tende, ma solo in alcuni casi. Ecco quali
Possono usufruire dell’agevolazione “tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva”
Bonus facciate 2021: come funziona
La detrazione “è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021 ed effettuate tramite bonifico bancario o postale. Va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione”
Soprattutto nelle grandi città, il bonus facciate è molto utilizzato. Nei giorni scorsi si era parlato di una sua possibile proroga anche nel 2022, ma tra le misure inserite nel Documento programmatico di bilancio non c’è. Nella cabina di regia che ha preceduto il Consiglio dei ministri - in cui il Dpb è stato approvato all’unanimità - Lega e Pd avevano proposto di mantenerlo, con una percentuale di sconto che diventasse man mano più bassa col passare dei mesi
Mentre il bonus facciate non dovrebbe essere prorogato, dovrebbero invece restare in vigore anche per il 2022 altre due agevolazioni: quella del 50% per il recupero e le ristrutturazioni edilizie semplici e quella del 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus. Gli interventi sulle facciate, in assenza del bonus specifico, dall’anno prossimo potrebbero rientrare negli sconti del 50% per le ristrutturazioni
Cambiamenti in vista anche per il Superbonus: sarà prorogato al 31 dicembre 2023, ma potrebbero essere introdotte alcune limitazioni. Infatti, potrebbe essere limitato solo ai condomini, mentre verrebbero escluse le villette e altre tipologie di immobili. Anche in questo caso, comunque, la discussione è ancora aperta e a definire i dettagli sarà la Legge di bilancio