
Riscatto di laurea agevolato e pace contributiva, le ultime indicazioni dell’Inps
L’ente per le pensioni chiarisce in via definitiva la differenza nelle scadenze per poter accedere alle agevolazioni previste dalle due misure. Nel caso del riscatto del periodo degli studi universitari a fini pensionistici non è previsto alcun limite temporale. Per la pace contributiva la domanda va invece presentata entro il 31 dicembre 2021: il provvedimento - salvo future proroghe - è stato introdotto in via sperimentale solo per il triennio 2019-2020-2021

Riscatto della laurea agevolato e pace contributiva ai fini della pensione: quando scadono? I termini sono differenti? A rispondere è direttamente l’INPS, che è intervenuto sul tema con il messaggio 1921 del 13 maggio 2021. Ecco cosa ha stabilito
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Entrambe le soluzioni sono state introdotte dal primo governo Conte con Decreto Legge n.4/2019, poi convertito dal Parlamento con la Legge n.26 dello stesso anno
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Il riscatto della laurea è una misura che aiuta, a fini pensionistici, chi ha frequentato l'università. Durante gli anni di formazione universitaria – sia per i corsi triennali che magistrali o a ciclo unico – non vengono accumulati contributi pensionistici. Grazie al riscatto, è possibile recuperare gli anni di contributi versando una somma all’INPS. L’agevolazione ha lo scopo di garantire un pensionamento anticipato di 3,4 o 5 anni, a seconda della durata degli studi, anche se non continuativi
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La pace contributiva è invece una misura che consente il recupero di buchi contributivi tra diversi lavori, ai fini del raggiungimento dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione. L’istituto è stato pensato a favore dei lavoratori senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (che hanno dunque iniziato a lavorare e a versare contributi dopo questa data)
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La facoltà è riconosciuta per un triennio (2019-2021) in via sperimentale. Non può essere utilizzata da soggetti già titolari di pensione diretta e chi ne usufruisce deve essere iscritto all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle gestioni speciali degli autonomi, alla gestione separata dell’Inps oppure alle gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità

Con il messaggio del 13 maggio 2021, l’INPS ha chiarito in via definitiva un’importante differenza tra le due soluzioni. La pace contributiva ha una scadenza precisa: la domanda relativa al triennio sperimentale (2019,2020,2021) deve essere presentata - salvo eventuali proroghe - entro il 31 dicembre 2021

L’accesso al riscatto agevolato dei corsi di studio universitari è invece sempre possibile, perché è stato pensato come misura a regime e non in via sperimentale come la pace contributiva

Sul sito dell’INPS è possibile calcolare il costo preciso per ogni situazione particolare. L’onere di riscatto è pari a quello che versano i soggetti inoccupati, calcolato in via convenzionale sul minimale di artigiani e commercianti e con l'applicazione dell'’aliquota al 33%

Il costo di ogni anno di riscatto è pari a 5.200 euro. Per una laurea triennale quindi, il costo totale sarà di 15.600 euro, mentre per un corso di studi magistrale si arriva a 26mila euro. Il contributo può essere diviso in 120 rate