Fattura elettronica, inclusione dei forfettari e proroga al 2024: le novità
L'Italia vorrebbe ottenere dall'Unione europea il lasciapassare per prorogare fino alla fine del 2024 l'obbligo della fatturazione elettronica. Inoltre, si sta pensando di ampliare la platea dei soggetti anche ai professionisti, autonomi e partite Iva in regime forfettaio, attualmente esclusi
Per quanto riguarda la fattura elettronica si va verso una doppia estensione: della platea e temporale. L'italia vorrebbe ottenere dall'Unione Europea il via libera per una proroga di altri tre anni dell’obbligo di inviare telematicamente al Fisco tutte le fatture tra privati
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L'idea è quindi di prolungare l'attuale autorizzazione, in scadenza il 21 dicembre 2021, fino alla fine del 2024
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Finora erano rimasti esclusi dall'obbligo i professionisti, gli autonomi e le ditte individuali nel regime forfettario, al 15% o al 5% per i primi anni di attività. Questa platea di lavoratori, ora, potrebbero essere inclusi tra i soggetti che devono procedere con fatturazione elettronica
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Già attualmente l'esenzione dalla fatturazione elettronica obbligatoria non vale verso la pubblica amministrazione né per i corrispettivi telematici per chi è tenuto a questo adempimento, come per esempio i commercianti al dettaglio
L'Italia starebbe puntando all'estensione della platea perché, come sottolineato dal direttore generale delle Finanze Fabrizia Lapecorella nell'ultima audizione in Parlamento, da un lato "consentirebbe di completare sia le finalità anti-evasive sia le finalità di semplificazione, permettendo di avere un quadro completo del fatturato prodotto sul territorio nazionale"
Dall’altro "l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica non ha generato particolari criticità"
Lapecorella ritiene che e che gli operatori economici siano riusciti ad adeguare "i propri sistemi recependo rapidamente la nuova modalità di fatturazione, anche grazie agli strumenti messi gratuitamente a disposizione dei contribuenti da parte dell’agenzia delle Entrate"
Già con la Legge di Bilancio 2020 si era iniziato a parlare della possibilità di ampliare l'obbligo anche ai forfettari, poi si era optato per la facoltatività accompagnata da un regime premiale che riduce di un anno il termine a disposizione del Fisco per i controlli sulle partite Iva in flat tax che aderiscono
Da risolvere è la questione della tutela dei dati personali. In Italia amministrazione finanziaria e Garante della Privacy stanno ancora trovando una strada per il provvedimento attuativo della norma sullla conservazione di tutti i dati contenuti nelle fatture elettroniche per otto anni
In sede comunitaria si sta mettendo al centro l’obbligo per i soggetti passivi di tutti i Paesi membri di emettere fatture elettroniche eventualmente attraverso un sistema centralizzato. Con un quadro di riferimento dell'Ue, per l'Italia potrebbe essere più semplice trovare una via da percorrere