
Governo Draghi, Decreto Sostegno 2021: aiuti settore per settore, tutti i bonus in arrivo
Nuovi aiuti all'economia, per restare al passo con le restrizioni dei Dpcm, ma anche un nuovo pacchetto di misure per le famiglie: l’esecutivo si dà ancora circa una settimana per chiudere il lavoro sul nuovo decreto Sostegno, chiamato a spendere i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento all'inizio dell'anno per aprire un nuovo ombrello anti-crisi in attesa che il piano vaccini avanzi per la ripartenza di tutte le attività

Nuovi aiuti all'economia, per restare al passo con le restrizioni dei Dpcm, ma anche un nuovo pacchetto di misure per le famiglie: il governo si dà ancora circa una settimana per chiudere il lavoro sul nuovo decreto Sostegno, chiamato a spendere i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento all'inizio dell'anno per aprire un nuovo ombrello anti-crisi in attesa che il piano vaccini avanzi quanto basta da poter immaginare la ripartenza di tutte le attività
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Si è svolta ieri a Palazzo Chigi una riunione sui ristori che il governo sta mettendo a punto per le categorie danneggiate dalle restrizioni decise per contenere l'emergenza Covid. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, i ministri dell'economia Daniele Franco e dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, insieme al sottosegretario alla presidenza del consiglio Roberto Garofoli
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Sostegni alle imprese, ammortizzatori e cassa integrazione, enti territoriali in difficoltà, vaccini. Sono questi i temi fondamentali del dl sostegno che arriverà "penso la prossima settimana, stiamo facendo il più in fretta possibile”, ha sottolineato la viceministra dell'Economia, Laura Castelli, a 24 Mattino su Radio24. Il decreto partirà dalle proposte della maggioranza, come la cancellazione dei codici Ateco. Si pensa anche di fare "confronti e calcoli sulle annualità non più mensilità e si considererà il calo di fatturato, con tetti più alti di fatturato"
Covid, allo studio nuovi aiuti alle famigliePer il ministero dello Sviluppo economico sono "prioritarie le partite Iva alle quali va assicurato sostegno equo, comprensibile, immediato e tempestivo". Lo fanno sapere fonti del Mise. La novità, conferma la titolare della Famiglia Elena Bonetti, è che si starebbe anche valutando "una misura ad hoc per i lavoratori professionisti, per le partite Iva"
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Intanto però c'è da contrastare l'avanzata delle varianti e con la nuova stretta arriverà, probabilmente retroattivo, il rinnovo degli aiuti per le famiglie con i figli a casa da scuola per quarantena o per le chiusure da zona rossa: il ministero del Lavoro ha chiesto esplicitamente di inserire il pacchetto congedi nel nuovo provvedimento, così come aveva peraltro già predisposto l'ex ministra Nunzia Catalfo
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Nel pacchetto, che potrebbe quindi coprire anche le prime settimane dell'anno, potrebbero rientrare sia il bonus babysitter - che ha registrato un boom lo scorso anno, con oltre 1,3 milioni di domande - sia i congedi parentali straordinari retribuiti al 50%, utilizzati di meno proprio per lo stipendio dimezzato, insieme alla possibilità di chiedere lo smart working
"Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro" per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali, ha annunciato la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini in conferenza stampa a Palazzo Chigi. ”Nel decreto sostegno che il governo varerà in una settimana o dieci giorni ci saranno risorse per i congedi retroattive, da gennaio in avanti, e anche risorse per la didattica a distanza. Le risorse ci sono: il problema è spenderle”, ha spiegato la ministra

Il lavoro sul decreto, comunque, è ancora in corso: "Se non è questo venerdì, è la settimana prossima" assicura il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, sottolineando che sul fronte delle attività economiche andrà fatta una valutazione "settore per settore" visto che in diversi casi "come le funivie, ha poco senso parlare di fatturato, perché i costi fissi sono alti”

Per la montagna, che per l'emergenza Covid ha perso in pieno la stagione sciistica, il governo pensa ad "un intervento ad hoc, specifico, come chiesto dalle Regioni”, ha confermato la viceministra dell'Economia, Laura Castelli. "I settori che hanno alti costi fissi è chiaro che non possono avere un calcolo normale", ha spiegato

"Non basta fare un decreto, in Italia va seguito fino alla fine, altrimenti ci sono risorse stanziate non ancora distribuite, cosa che è successa”, ha aggiunto Garavaglia parlando del "nuovo decreto" in merito al quale chiama in causa "tipologie di indennizzo più eque”

"Bisogna lavorare sul periodo giusto, anche lì devi prendere la stagione ma poi a seconda del settore variare il periodo; è più sensato andare sui costi piuttosto che sul fatturato e soprattutto sulla tempistica. Non serve solo fare norme, se ad un operatore dici che gli spetta qualcosa deve anche sapere quando arriverà”, ha sottolineato Garavaglia

Proprio il passaggio al criterio dei costi fissi per dare sostegno alle imprese era già al vaglio del vecchio esecutivo, ma ancora sarebbero in corso le valutazioni tecniche sullo schema da applicare per questa nuova tornata di ristori

Lo stesso vale per i calcoli della Cig Covid da prorogare (legata al blocco dei licenziamenti), insieme ai nuovi aiuti per stagionali e lavoratori dello spettacolo che, garantisce il ministro Dario Franceschini, continueranno ad arrivare anche se a fine marzo si partirà con graduali riaperture
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Resta ancora da definire nei dettagli anche il pacchetto fiscale: il Mef con l'ormai classico 'comunicato-legge' ha fatto sapere che arriverà un ulteriore rinvio per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio che interessano 1,2 milioni i contribuenti e valgono circa un miliardo, sospese da inizio pandemia
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Accanto alle rate però, resta il nodo della ripresa della riscossione: la sospensione dell'invio di atti e cartelle è scaduta alla fine di febbraio e il governo, così come indicato con la richiesta dello scostamento, dovrebbe procedere con una dilazione in due anni, per evitare che una valanga di oltre 50 milioni di atti si abbatta, tutta insieme, sui contribuenti. Aperta anche l'ipotesi di una nuova pulizia del magazzino, concentrata sulle vecchie cartelle fino a 5mila euro

Si starebbe anche valutando l'idea di spacchettare gli interventi in due provvedimenti, un decreto con i sostegni e un decreto cartelle. L'idea, in questo caso, sarebbe quella di abbandonare la strada dei decreti omnibus, utilizzata dall'inizio dell'emergenza, per avere testi più omogenei