
Covid, dal bonus babysitter al congedo parentale: verso nuovi aiuti per le famiglie
Sempre più scuole sono chiuse a causa delle misure restrittive nelle Regioni per far fronte all'aumento dei contagi. Il governo pensa a quindi a nuove misure per il sostegno alle famiglie con figli costretti a stare a casa, riproponendo alcuni strumenti introdotti durante la prima ondata, scaduti a fine anno e non ancora rinnovati

Con sempre più scuole chiuse a causa delle misure restrittive nelle Regioni per far fronte all'aumento dei contagi da coronavirus, il governo sta pensando a nuove misure per il sostegno alle famiglie con figli costretti a stare a casa. Tra le ipotesi c'è quella di una riproposizione di alcune misure introdotte durante la cosiddetta prima ondata, che sono scadute e non sono state ancora rinnovate

Tra le ipotesi c'è quella di un ritorno del bonus babysitter, sia per lavoratori dipendenti che autonomi. La misura è scaduta il 31 dicembre 2020, il termine per presentare le richieste era stato prorogato al 28 febbraio 2021
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"Siamo già al lavoro per reintrodurre strumenti come i congedi parentali retribuiti e estesi per età, anche per figli con più di 14 anni", ha spiegato a Sky TG24 la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti

Le nuove misure dovrebbero essere retroattive: chi sceglierà il congedo potrà recuperare l’indennità dovuta, il bonus baby sitter potrà essere utilizzato per pagare le ore già lavorate

La misura riguarda i lavoratori dipendenti, del settore pubblico o privato, che hanno figli minori di 14 anni

Al momento sono già previsti i congedi parentali per classi in quarantena (di bambini sotto i 14 anni) che però non spettano a chi è in smart working

Per i giorni di congedo spetta un’indennità pari al 50% dello stipendio

Con i figli al di sopra dei 14 anni, il congedo resta possibile ma a stipendio zero

Il bonus baby sitter, come già in passato, si potrà chiedere in alternativa al congedo parentale

Per ottenere il bonus babysitter così come i congedi sarà necessario attivare la pratica sul sito dell'Inps

Per quanto riguarda lo smart working "semplificato", per il momento è stato prorogato fino al 30 aprile sia per il settore pubblico, sia per quello privato

La scadenza coincide quindi con quella dello stato d’emergenza decretato per la pandemia